Sotto il cielo di Fred è il tributo di dodici artisti, tutti a loro modo esponenti della musica d’autore italiana, a Fred Buscaglione, oltre che un modo per raccogliere fondi e quindi tenere vivo l’omonimo Premio Buscaglione – Sotto il Cielo di Fred.
Il risultato che ne deriva è molto piacevole all’ascolto, miscelando generi fra loro diversi e spesso agli antipodi che vanno a trasformare alcuni dei più noti brani dell’artista torinese in versioni completamente rimaneggiate e, per questo, originali. Ed è così che ci troviamo davanti alla partenza in punta di piedi della delicata e romantica versione di Sotto il cielo dei bars, riarrangiata qui da Brunori Sas in veste raffinata ed elegante, o al bellissimo abito che Dente cuce addosso a Guarda che luna, ora languida ed ammiccante, con lievi sfumature cupe che lo rendono ancora più bello e raffinato. Con Paolo Benvegnù si cambia rotta in maniera brusca e decisa, optando per una versione new wave di Love in Portofino, sintetizzatori in primo piano ed una struttura cadenzata e sostenuta, per giungere poi alla versione pulita e senza fronzoli di Eri piccola così cantata da Bugo e la sua chitarra acustica. Nicolò Carnesi prende il suo electro pop e lo plasma nel brano Mi sei rimasta negli occhi, trasformandolo in una piccola perla ricca di sfumature synth pop delicate e stratificate, mentre Lo Stato Sociale non si allontana troppo dal proprio confine musicale, giocando con Teresa non sparare.
Seguono poi la nota grazia dei Perturbazione in Sigaretta, arpeggi delicati di chitarra e un passo lento e felpato, l’episodio blues folkeggiante de Il Pan Del Diavolo in Noi duri e il coinvolgente hip hop sorretto da architetture swing di Juke Box di The Sweet Life Society. A chiudere il lotto i toscani Etruschi From Lakota che sembrano trascinare Porfirio Villarosa in lande spagnoleggianti di calda musica country, la versione folk cantautorale di Buonasera signorina cantata da Eugenio in via di Gioia e l’irriverenza dei Venus In Furs, messa a disposizione di Voglio scoprir l’America, brano che si tinteggia di venature punk rock.
In definitiva un ottimo risultato di dodici episodi che hanno il grande pregio di non stancare ascolto dopo ascolto, sia grazie alla loro naturale e primordiale bellezza, sia per merito del lavoro fatto dagli artisti che si sono cimentati nella lavorazione dei capolavori di Buscaglione. Un disco assolutamente da avere nella propria collezione.
Per maggiori informazioni sulla manifestazione e sul disco c’è la pagina facebook ufficiale dell’evento: https://www.facebook.com/sottoilcielodifred?fref=ts
Questo il link diretto per acquistare il disco: https://www.facebook.com/sottoilcielodifred/app_251458316228
ALICE TIEZZI