1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Noi siamo i Dianime, veniamo da Pescara e dintorni, fatta eccezione per Beatrice – la nostra cantante – romana di nascita e pescarese d’adozione (probabilmente unico caso al mondo!). Le nostre sonorità spaziano dal rock all’elettronica, complici le nostre molteplici influenze musicali.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
Crediamo sia più giusto affermare che siamo noi ad aver bisogno di tutto questo. Siamo qui per trasformare le nostre anime in note, tradurre in musica la parte più intima e vitale delle nostre personalità, raccontare di noi, di quello che amiamo, accettiamo e sopportiamo. Siamo qui perché non conosciamo altro posto in cui stare (in pace con noi stessi…).
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Sarebbe un navigatore folle che continua a dire di proseguire dritto e svoltare a destra, dove poi trovi una strada senza uscita oppure il mare, come succede spesso tra l’altro…
A parte gli scherzi, è difficile spiegare il nostro sound, perché ognuno di noi ha un background musicale molto vario e diverso. Ascoltiamo tanta musica passando per più generi, dall’indie rock, blues, grunge al punk rock e alla musica new wave.
I Dianime sono nati dalla necessità di voler fare qualcosa di diverso e mai esplorato da noi e in particolare da Stefania (ideatrice del progetto e autrice principale dei brani), che ha scelto la via del rock elettronico come canale di sperimentazione e crescita artistica. Per spiegarlo a modo suo: “volevo semplicemente cambiare abito, trovarlo comodo e specchiarmi nell’infinito!”.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
Amiamo tutti i brani di questo primo EP perché tutti raccontano una parte della nostra vita. Il miracolo della musica è quello di trasformare emozioni, delusioni e dolore in qualcosa che altrimenti sarebbe rimasto inespresso, in silenzio. La nostra arte è scolpita da emozioni e sensazioni reali, che abbiamo vissuto in prima persona. Noi siamo le nostre canzoni.
Il pezzo a cui comunque siamo particolarmente legati è Pillole, perché è nato di getto e affronta un tema piuttosto delicato, quello dell’instabilità dell’umore, che va ben oltre l’essere semplicemente lunatici.
Questo è il link per poterlo ascoltare: https://www.reverbnation.com/dianime/song/23568412-pillole.
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
In Utero dei Nirvana, Californication dei Red Hot Chili Peppers, La seconda rivoluzione sessuale dei Tre Allegri Ragazzi Morti, Mellon Collie And The Infinite Sadness degli Smashing Pumpkins, Psychodelice di Meg, Asile’s World e Then Comes The Sun di Elisa, Reggata De Blanc dei Police, London Calling dei Clash, Disintegration dei Cure, tutti gli album dei Marta sui Tubi, Back To Black di Amy Winehouse (l’ho già detto che ascoltiamo di tutto?), Killing In The Name dei Rage Against The Machine.
Penso che non finiremo mai!
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Ogni live è speciale perché ci ha lasciato qualcosa. Abbiamo suonato in situazioni molto diverse, alternando palchi importanti (in apertura a Giuliano Palma, Sud Sound System e al festival Rockascalegna 2014, con artisti quali Diaframma, Alcest e Clan of Xymox, per citarne qualcuno) a palchi molto piccoli, come quelli del pub vicino casa. Finora siamo stati molto fortunati perché non ricordiamo live anonimi.
Una città a cui siamo particolarmente legati è Vasto (CH). Ci hanno invitati diverse volte e di tutte conserviamo un ricordo fantastico.
Per quanto riguarda il concerto peggio organizzato, per il momento nessuno si è distinto particolarmente…
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
In realtà non ci è ancora capitato di trovarci personalmente in locali troppo sopravvalutati né in posti sottovalutati. Ci sono dei posti che ci hanno colpiti particolarmente e che hanno saputo distinguersi.
A L’Officina (L’Arte E I Mestieri) di Giulianova (TE), ad esempio, abbiamo trovato una situazione meravigliosa. È una realtà molto attenta alla cultura musicale e che dà fiducia alle nuove proposte, nonostante abbia ospitato artisti di un certo calibro e possa permettersi un atteggiamento “snob” che invece non assume assolutamente (atteggiamento che abbiamo riscontrato in locali molto meno importanti).
Un altro locale che non dimenticheremo è il Gala Cafè di Martinsicuro (TE), un posto dove proporre la propria musica sentendosi a casa. Anche lì abbiamo ricevuto una bellissima accoglienza, respirato un’aria nuova e tanta voglia di fare e portare qualità nella propria città. Per completare il quadro della provincia teramana, ci sentiamo di citare anche il Dejavu di S. Egidio alla Vibrata (TE), che ci ha dato l’opportunità di suonare in apertura ad un’artista che stimiamo moltissimo: Margherita Vicario.
Un altro posto speciale è sicuramente il Civico 20 di Roccascalegna (CH): qui abbiamo vinto il nostro primissimo contest in assoluto, che ci ha permesso di suonare per la prima volta su un grande palco, quello del Rockascalegna 2014, e che ci ha fatto incontrare persone fantastiche che a un anno di distanza continuano a seguirci.
Come dicevamo prima, i ricordi più intensi sono legati alla città di Vasto (CH): all’Amenàbar ci siamo sentiti veramente delle “star”, un’accoglienza e un calore che porteremo sempre nel cuore.
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Posso scriverne quattro?
Two Fates: https://www.facebook.com/twofatesproject
Ummo: https://www.facebook.com/ummofansclub
Eleonora Toscani: https://www.facebook.com/eleonora.toscanii
Back To Dust: https://www.facebook.com/backtodustofficial
Fuori regione, vi consigliamo di seguire OX, una bellissima persona dalla voce fantastica: https://www.facebook.com/Ox.RockBand.OfficialPage
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
Come piace dire a Beatrice: “Regà siamo ovunque!”. Non sarà facile liberarsi di noi!
Facebook: www.facebook.com/DianimeBand
ReverbNation: www.reverbnation.com/Dianime
Twitter: https://twitter.com/dianime_band
Youtube: www.youtube.com/Dianimeband
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: Cosa vorreste cambiare della musica?
R: Vorremmo cambiare la competizione. Personalmente adoriamo gli scambi e supportiamo molto le band come noi, ma spesso non abbiamo riscontrato lo stesso atteggiamento. Tutti noi dovremmo capire e accettare che siamo sulla stessa barca, tutti in fila per lo stesso obiettivo e per la stessa passione, tutti al lavoro per raggiungere il proprio momento. Spesso ci capita di imbatterci in atteggiamenti malsani, in un divismo inspiegabile e ingiustificato. Ecco, questo cambieremmo.
Vorremmo che la musica fosse un mondo senza guerra, insane competizioni, stupide dimostrazioni e ridicola spavalderia.
Vorremmo che almeno questo fosse un mondo sano, autentico, ricco di amore e condivisione.
Vorremmo che non esistessero quelli bravi, quelli negati, quelli che meritano e quelli che non meritano.
Vorremmo che la musica fosse fatta solo da persone che amano quello che fanno e lo rispettano.
Per dirlo alla Stefania (poeticamente!): “Vorrei ci fossero solo note su un pentagramma che è la nostra vita, scandita da un tempo troppo breve, ma essenziale”.
DORIANA TOZZI