1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Siamo i Musaika, una band della provincia est di Roma. Alla batteria c’è Sandro Di Nicola, autodidatta appassionato di blues, e ciò che lo descrive meglio è il fatto di non essere “mai d’accordo”. Al basso Roberto Properzi, da dieci anni compagno di sessione ritmica di Sandro, non chiedetegli di provare i pezzi prima delle prove. Alla solista Valerio Lazzaro, inseparabile dalla sua chitarra, bianco nella vita ma nero sul palco. Alla chitarra ritmica Marco D’Agostino, nella sua vita precedente batterista hard-rock, è il più esigente nella composizione… ma poi non risponde se gli telefoni. Gluten-Free. Alla voce Mario Benedetti, amante del grunge e disegnatore del mondo immaginario dei Musaika. I suoi urli allontanano le zanzare d’estate e gli orsi polari d’inverno! Abbiamo composto Orizzonti Inversi in maniera spontanea e il risultato finale è rock, in italiano!
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
Chi lo sa? Forse sì, forse no. Ma volevamo esserci!
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Più che le coordinate possiamo raccontare il nostro viaggio. Ci siamo incontrati a piazza Led Zeppelin e senza sapere dove andare, abbiamo chiesto a Syd Barrett informazioni, ma non ha saputo aiutarci, quindi svoltando in vicolo AC/DC ci siamo ritrovati in largo Foo Fighters. Siamo saliti sul bus direzione Afterhours 1996, ci siamo fermati a mangiare un hamburger al B.B.King e qui un tassista di nome Jimi ci ha detto: “Ragazzi avete sbagliato strada, qui siamo negli anni ’70…”. ed abbiamo proseguito in direzione ostinata e contraria.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
Mystica. L’ultima che abbiamo creato e registrato. È stata inserita nell’album alla fine ed il pezzo che più ci carica nei live e nella nostra sala prove: https://www.youtube.com/watch?v=2Npgg4N-BuU – http://www.rockit.it/musaika.
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Mario: Nevermind dei Nirvana.
Sandro: Ci sono veramente tanti album… Coda dei Led Zeppelin, Another Brick In The Wall dei Pink Floyd, Light My Fire dei Doors…
Roberto: A quattordici anni Another Brick In The Wall può sconvolgerti sicuramente.
Marco: anche io ho i Pink Floyd come disco “shock”. Ma Echoes, Live at Pompei.
Valerio: Assolutamente A Kind Of Magic dei Queen!
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Tra i più belli quello al Jailbreak e quello al Contestaccio, entrambi a Roma. Quest’ultimo passato in seconda posizione poiché, a un’ora dal live, ci siamo accorti che dei ladri avevano rubato nella nostra sala.
Il peggiore non si può dire perché siamo ancora in causa! (Si scherza eh!).
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Sopravvalutato Stazione Birra, sottovalutato il Jailbreak.
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Metropolitan Ratto Sweet (rock-funk-blues), Le Mura (psychedelic-rock) e I Giuda (glam punk‘n roll).
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
https://www.facebook.com/musaikaofficial?ref=hl.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
Mario: D: Compreresti il cd dei Musaika?
R: Sì.
Sandro: D: Stessa domanda.
R: Nooo… Per favore!
Valerio: D: Ma il rum&cola si può fare senza ghiaccio?
R: No.
Marco: D: Se ti dessero cinquecentomila euro per il gruppo che faresti?
R: Uno studio di registrazione e un viaggio che ci dia ispirazione per i nuovi pezzi.
Roberto: D: Pensi che fare un disco sia una cosa facile?
R: No.
DORIANA TOZZI