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Thumbnail: uno sguardo sui Maneras

THUMBNAIL1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.

Siamo i Maneras, ovvero Francesco Strafforello (voce, chitarra), Marco Fiscella (basso), Paolo Cambiaso (chitarra solista), Giuseppe Manera (batteria). Siamo di Imperia, Liguria. Abbiamo iniziato otto anni fa, suonando cover punk-rock, new wave e post-punk. La nostra musica risente molto di queste influenze, tuttavia cerchiamo sempre di portarle in una dimensione più contemporanea, che si avvicina all’indie e all’alternative.

2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?

Non crediamo che il panorama musicale italiano avesse bisogno di noi, ma perché in fondo non ha bisogno di nessuno in particolare. Al livello delle major i volti son gli stessi da sempre, il ricambio è praticamente inesistente, salvo per quelli che arrivano dai talent show. La scena indipendente al contrario è incredibilmente ricca e dinamica, ci sono tantissime band, basti pensare a quante richieste di date ricevono i locali. Noi siamo qui perché crediamo che la nostra musica possa piacere a un pubblico più ampio e siamo sempre alla ricerca di nuove soluzioni perché questo avvenga.

3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?

Converrebbe partire dalla scena a cavallo tra gli anni ’70 e 80′, dove troverete i primi Clash, i Gang Of Four, i Cure, per poi deviare verso la scena indie e alternative degli ultimi dieci anni, occupata dagli Strokes, i Bloc Party e i Foals. Quest’ultima svolta sarà ancora più evidente nel prossimo disco su cui stiamo lavorando.

4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta. MANERAS1

Se parliamo della canzone che preferiamo suonare diremmo che è Walking On A Sinkhole (https://soundcloud.com/maneras/walking-on-a-sinkhole), che dal vivo ha sempre un’energia particolare e un ottimo feedback da parte del pubblico.

Se parliamo di quella alla quale teniamo di più, invece, diremmo Stranger Ways, soprattutto perché è legata all’esperienza del video, realizzato grazie alla collaborazione della regista Erika Errante e a quella di un sacco di amici che ci hanno aiutato a realizzarlo. Due giorni on the road indimenticabili…: https://www.youtube.com/watch?v=QxL_qWWLWqs.

5.Il disco che vi ha cambiato la vita.

Qua ognuno ha la sua da dire: Fra vota London Calling dei Clash, Marco è per Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles, Paolo nomina Black Market Music dei Placebo, Giuse invece Ok Computer dei Radiohead. Se dovessimo però esprimere un’opinione collettiva diremmo Silent Alarm dei Bloc Party.

6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.

Di live belli vorremmo citarne due, entrambi abbastanza recenti. A luglio abbiamo suonato al Festival Collisioni di Barolo, dove abbiamo vissuto l’esperienza di un festival di grandi dimensioni, in cui pur suonando in un palchetto defilato ci siamo sentiti grandi.

L’altro è stato ad agosto a Sanremo vecchia, dove in una piccola cornice c’è un grande festival che si chiama Rock In The Casbah. Palco, luci e service da grandi occasioni, pubblico vivo e attento, gran concerto.

Quello peggio organizzato fu una festa della birra di tanti anni fa: eravamo agli inizi, ci buttarono con i nostri amplificatori da 20 watt su un palco gigante con i maxi schermi prima di un dj set con le cubiste! Avevamo solo cover punk-rock e davanti a noi un pubblico di soli tamarri. Dopo qualche canzone, un organizzatore da dietro il palco ci fa il pollice in su e noi pensiamo, ok! sta andando bene, invece voleva dire “Ancora uno e a casa!”…

7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.

Senza fare nomi, in generale si tende a sopravvalutare quei locali che sono rinomati ma che spesso vivono di rendita e nella programmazione fanno scelte molto scontate, e al contrario si sottovalutano locali medio-piccoli dove però ci sono gestori che si sbattono e ascoltano le centinaia di proposte che gli arrivano, per offrire una programmazione ampia e di qualità.

MANERAS28.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.

Ci sono Le Carogne, che fanno garage rock in italiano e stanno lavorando bene, sia sul piano musicale che dell’organizzazione: https://myspace.com/lecarogne.

I Sex Oppida, una band indie con la quale siamo affratellati. Hanno grandi canzoni: https://www.facebook.com/pages/SEX-OPPIDA/121937611220708?sk=app_2405167945.

A Genova poi ci sono gli Aluatta, che fanno un bel funk-rock: http://www.aluatta.com/home.

9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.

Trovate tutto quello che occorre sul nostro sito: http://manerasband.wix.com/maneras.

10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.

D: Ci sarà un’evoluzione del vostro sound nel prossimo disco?

R: Avrete delle sorprese, ma dovrete essere pazienti, perché non lasceremo nulla al caso.

DORIANA TOZZI

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