Togliamoci subito il pensiero ed evitiamo che la cosa diventi troppo ingombrante, anche perché poco c’entra con tutto quello che verrà dopo. Prendete la vostra copia di Bleach, guardate il retro, scorrete i nomi dei musicisti, fermatevi alla voce drums. Ecco, i Before Cars sono il suo gruppo. Questione chiusa, possiamo andare avanti, e se siete delusi dal non trovare un parente prossimo musicalmente parlando dei Nirvana (ma perché dovreste?), potete anche saltare il resto.
Perché il caro Chad Channing, con i suoi Before Cars (Justine Jeanotte, Andy Miller, Paul Burback), giunti ormai alla seconda prova discografica con questo How We Run, viaggia su coordinate ben distanti e pare voglia tenersi alla larga dalla pesante eredità.
Uscito in Europa per la marchigiana DeAmbula Records, How We Run si mantiene calmo e con linearità su un canovaccio classico di folk/pop con giusto qualche reminiscenza psych o timide incursioni nel repertorio alternative, il tutto spiccatamente made in U.S.A.
Colori tenui, tanta morbidezza, sfumature delicate, spesso bucoliche, dolcezze e malinconie assortite, distribuite equamente su un tappeto fatto di semplicità e immediatezza strumentale e compositiva, in cui a farla da padrone sono soprattutto le leggere ma non banali trame chitarristiche e i sempre benvenuti interventi di violino.
Tra Simon & Garfunkel, il Neil Young meno riottoso, i Kings Of Convenience meno algidi, o i Pernice Brothers meno incazzati, ben ci stanno anche gli sparuti deragliamenti psichedelici presi di peso dagli anni ‘60 (come in Trip To Mars). Tutto fila liscio e placido per i tre quarti d’ora scarsi incisi… forse fin troppo placidamente. Perché in fondo abbiamo a che fare con un dischetto tendenzialmente piacevole e gustoso, ma spesso ripetitivo e a tratti incapace di mantenere l’attenzione desta per tutta la sua durata. Si poteva fare di più.
Sito Web: http://beforecars.com
Video di Trip To Mars: https://www.youtube.com/watch?v=nKpnhgZJ_Lo
FRANCESCO CAPUTO