1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Siamo Lush Rimbaud, veniamo da Ancona e facciamo musica rock con influenze elettroniche e psichedeliche.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
Non spetta a noi giudicare. Suoniamo perché ci piace e non riusciamo proprio a stare senza musica.
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Sarebbe da impostare un percorso molto tortuoso, che parte dalla Londra dei primi Pink Floyd, procede verso la Liverpool dei Beatles, per poi sbarcare negli States, più precisamente a New York City, temporeggiare tra il ‘67 e il ’70 nella Factory di Warhol con Lou e John, e fare una capatina in stato confusionale da indigestione di peyote nella California dei vari Jim Morrison, Frank Zappa, Brian Wilson e Capt. Beefheart. Poi sarebbe il caso di tornare a nord, verso Detroit alla Fun House di Iggy and The Stooges, passare per Lincoln Park degli Mc5 ed entrare a far parte per qualche tempo del White Panther Party…
Ed ora vecchio continente, in direzione Berlino, per caricarci di “roba buona” con Faust, Neu! e Can; passare nuovamente per l’Inghilterra, più precisamente a Southampton ad incontrare Brian Eno, rientrare a Lower East Side (Manhattan) a metà degli anni ‘70, più precisamente al CBGB; attraversare paesaggi sonori creati da soggetti quali Ramones, Suicide, Richard Hell and The Voivoids, Television, Talking Heads, New York Dolls, Johnny Thunder and the Heartbreakers, per poi tornare in terra d’Albione per non farsi sfuggire la new wave e il trip hop, e quindi Manchester, zona Hacienda (Joy Division, Happy Mondays, New Order), Northampton (Bauhaus), una capatina veloce a Rugby, (Spacemen 3), Glasgow (Primal Scream), per poi tornar giù e fermarsi alla Bristol dei Massive Attack e dei Portishead.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
È difficile scegliere dopo oltre dieci anni di attività. Vi facciamo ascoltare il nuovo singolo Marmite, tratto dal nuovo album L/R, uscito il 1 Ottobre per Bloody Sound Fucktory e From Scratch Records, accompagnato da un video: https://www.youtube.com/watch?v=gT1y-ejflOY.
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Siamo un quartetto, è difficile dare una risposta univoca. Nella nostra zona c’erano parecchie band promettenti nella prima metà degli anni 2000, ma forse mancava la consapevolezza di far parte di una vera e propria scena, stile USA anni ‘90. Poi è successo qualcosa e tanti di noi hanno capito che nelle marche si faceva sul serio. Quegli anni sono stati memorabili: band, locali, etichette, fanzine, promoters spuntavano come funghi. Vorremmo ringraziare tutti coloro che hanno preso parte a quella stagione che ci ha formato come persone e musicisti, ma non potendo citare tutti, scegliamo un disco ed una band che secondo noi hanno aperto la strada all’underground marchigiano: il disco è Spare me/calf degli Edible Woman (autoprodotto, se non ricordiamo male, e poi pubblicato per Psychotica Rec. nel 2004), la band è quella dei Vel.
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
La dimensione live è quella in cui diamo di più. Uno dei live più belli che ricordiamo è stato quello al Castello di Itri, Latina, oramai parecchi anni fa, dovrebbe essere stato il 2006, ai tempi di Action from the basement. Pubblico in visibilio, gran concerto. Siamo rimasti molto contenti anche del live di presentazione di L/R alla Cupa di Ancona lo scorso 10 ottobre. Inoltre ricordiamo con piacere tutte le nostre trasferte in Inghilterra, soprattutto nel 2013 quando abbiamo aperto un paio di concerti per i Public Service Broadcasting e in cui la risposta del pubblico è stata entusiasmante.
Il peggiore invece è stato ad Ascoli, organizzato circa dieci anni fa, in una situazione imbarazzante, all’interno di un locale pieno di energumeni che avevano come suoneria dei loro cellulari la musichetta di Faccetta nera. Non vedevamo l’ora di concludere la performance e scappare. Oltretutto il nostro batterista si era presentato con la maglia del Che… abbiamo rischiato la rissa.
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Senza dubbio lo spazio autogestito La Cupa di Ancona, al quale siamo molto legati per molte ragioni. Ogni volta che ci suoniamo va sempre alla grande, è una delle “venue” dove ci piace di più suonare.
Non siamo in grado di dire invece quale sia un locale troppo sopravvalutato, per una semplice ragione: rispettiamo tutti i locali italiani che permettono ancora di suonare live ai musicisti che fanno brani di loro produzione, in quest’era di dj set e cover band.
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Non ci riferiamo tanto agli “emergenti” poiché quelle che vogliamo citare sono band che suonano da una vita (o suonavano, nel caso dei Butcher, sciolti da quale anno). Quindi diremo band di tutto rispetto e che spaccano del panorama marchigiano underground:
Jesus Franco and the Drogas (Rock’n’roll voodoo) – https://www.youtube.com/watch?v=IFs9zqoQAiQ
Edible Woman (Math rock seminale) – https://www.youtube.com/watch?v=ZdWVloIE-mE
Butcher Mind Collapse (rock deviato) – https://www.youtube.com/watch?v=01RGqT0zkjU.
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
Trovate tutto quello che di rilevante ci riguarda sul nostro sito www.lushrimbaud.com e su facebook (https://www.facebook.com/lushrimbaud).
Il nostro canale youtube è invece: https://www.youtube.com/user/lushrimbaud1.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
Se hai già la risposta, la domanda non serve…
DORIANA TOZZI