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Nando Mainardi ci parla del grande Giorgio Gaber: un artista impegnato e senza bandiere

Mainardi GaberMalgrado l’immenso Giorgio Gaber sia scomparso ormai da quattordici anni, il suo impegno e i suoi testi a metà tra l’ironico e lo stralunato sono noti a chi ama la canzone cosiddetta “impegnata”, al di là di quelle bandiere di partito ormai forse desuete e non utili a chi vuole mostrare un pensiero tout court.

Nando Mainardi, che già si era occupato di Gaber nella sua tesi di laurea, ne La magnifica illusione. Giorgio Gaber e gli anni ‘70, distribuito da marzo 2016 nella collana Fuori Sacco delle Edizioni Vololibero, offre una visione interessante del mondo che ruotava intorno a Gaber sin dagli anni ‘50.

Diviso in tre parti a loro volta divise in sotto capitoli, il saggio si occupa della nascita di Gaber cantante e della sua crescita, che lo porta al salto di qualità da “cantantino rock” (genere musicale che attecchì tra le classi popolari) a inventore – con la fattiva collaborazione di Sandro Luporini – del teatro canzone, genere unico a metà strada tra il cabaret impegnato e il recital musical.

Gaber cantante nasce in quel di Milano, pur non essendo, come molti altri cantanti e cabarettisti che portarono avanti con onore e orgoglio la “scuola milanese” di origini lombarde (il suo vero cognome Gaberscik denuncia ascendenze triestine).

La fine degli anni ‘50 e i primi anni ’60, accanto a Giorgio Gaber, vedono l’affermazione di un nutrito numero di giovani cantanti tutti con studi medio-alti, anche se non del tutto regolari, che rompono gli schemi della canzonetta all’italiana classica tutta cuore e amore per scegliere testi originali, spesso ironici ma fortemente collegati alla vita reale.

Mainardi passa poi ai decenni successivi: il costante interesse per il sociale di Gaber che lo porta ad allontanarsi dal genere più leggero e lo vede spesso contestato da chi si aspettava una maggiore presa di posizione fino agli anni segnati da Destra-Sinistra, che resta una delle principali sue canzoni manifesto.

Testo scorrevole e chiaro, La magnifica illusione aiuta appassionati e simpatizzanti ad approfondire o scoprire un artista cardine nella storia della canzone italiana, a volte non sufficientemente messo in rilievo negli ultimi decenni della sua vita.

Qui la scheda del libro: http://www.vololiberoedizioni.it/la-magnifica-illusione/

FRANCESCA BARILE

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