1.Chi sei, da dove vieni e che musica proponi.
Sono un cantautore siciliano, stabilito a Bologna da ormai 12 anni. Ho appena pubblicato il mio album Orecchie Da Elefante e propongo la musica che so scrivere, che sia rock, folk, pop. Non amo dare etichette e non capisco neanche perché bisogna farlo. Negli anni ho fatto parte di diverse band (Sick Tamburo, Aura, Gli Avvoltoi) e attualmente lavoro come roadie de Il Pan Del Diavolo. Alessandro Alosi degli stessi Il Pan Del Diavolo ha prodotto il mio album.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di te?
La musica italiana al momento ha bisogno di qualcuno che ispiri, che invogli i ragazzi a prendere una chitarra e scrivere. Che faccia provare emozioni a chi ascolta e che ti dica “non sei solo, sogna e sii forte, scegli al tua strada e vai dritto”. C’è bisogno di musica suonata. C’è bisogno di tenere accesa la fiamma del rock. Quindi sì, il panorama musicale come lo intendete voi aveva e ha bisogno di me.
3.Se tu fossi una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al tuo sound?
Bisognerebbe precorrere una lunga autostrada inglese che parte dai Beatles, passando dagli Who, i Led Zeppelin e gli Stone Roses. Poi si vola in America dai Black Rebel Motorcycle Club, Ryan Adams e gli Afghan Whigs. Nel frattempo durante il viaggio è necessario però avere un po’ di musica portata da “casa” da Battisti ai Timoria.
4.Il brano del tuo repertorio che preferisci e perché questa scelta.
Di solito va a momenti. In questo momento direi che la più rappresentativa è Direzione Opposta, sia per quanto riguarda il sound, che è un’ottima sintesi di quello che volevamo raggiungere nell’album, sia per il testo. È un pezzo autobiografico. È servito un naufragio per approdare alla giusta spiaggia. E il brano parla proprio di questo.
Qui il video: https://www.youtube.com/watch?v=gLHjM197DWo
5.Il disco che ti ha cambiato la vita.
What’s the story (morning glory)? degli Oasis. Mi è entrato nel cervello e nell’anima e non mi sono mai più sentito solo dopo avere ascoltato quelle canzoni. Mi ha aperto all’ascolto dei Beatles e di tutta la musica che ho continuato ad amare per sempre.
6.Il tuo live più bello e quello invece peggio organizzato.
Di sicuro al momento il live più bello è stato quello allo scorso marzo al Covo Club Di Bologna. Ho suonato tutte le canzoni del mio disco prima ancora che fosse pubblicato e sul palco si sono uniti a me i ragazzi de Il Pan Del Diavolo. La risposta del pubblico è stata stupenda e il Covo per me è una seconda casa. Bellissimo.
Il peggiore invece l’ho fatto con una delle mie precedenti band a Macerata a non ricordo neanche più quale festival. Andò tutto storto. Dal clima caldo torrido ai problemi tecnici. Arrivammo e non c’era neanche l’impianto…
7.Il locale di musica dal vivo secondo te ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove hai suonato o ascoltato concerti di altri.
Come ho già detto sono particolarmente affezionato al Covo Club di Bologna. È un posto magico. Ogni posto ha i suoi pregi e i suoi difetti. Non mi viene in mente nulla a proposito dei club, ma diciamo che ogni posto può migliorare. Soprattutto riguardo entrate uscite e servizi. Il promoter fa la differenza, c’è chi si prende cura degli artisti e del pubblico. Chi invece pensa solo a guadagnarci. Questo rende un posto magico a differenza di un altro.
8.Le tre migliori band emergenti della tua regione.
Visto che vivo in Emilia Romagna da anni posso rispondere riguardo questa regione:
El Pannocchia, di origine siciliana come me, ma di base a Bologna. Chitarrista blues fantastico, musica suonata come si deve. Consiglio l’ascolto dell’ EP Red: https://soundcloud.com/user-631382594/sets/red
IO e la Tigre, power duo garage/rock, ottime canzoni, ottimi testi e dal vivo spaccano davvero. Vi consiglio il brano Sottovuoto: https://www.youtube.com/watch?v=DT-fGeHF_eE
Tunguska, un altro ottimo duo di rock’n’roll. A breve pubblicheranno il loro primo singolo ma io ho già avuto la fortuna di ascoltare il lavoro intero. Ottime sonorità e credo abbiano tutte le influenze, l’esperienza (provengono da diverse formazioni) e le idee necessarie per diventare una grande band.
9.Come seguirti, contattarti, scambiare pareri con te.
È possibile contattarmi ovunque sul web, basta scrivere Cappadonia su Facebook, Instagram, Twitter e Youtube. C’è anche un sito web ufficiale www.ugocappadonia.it.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatti una domanda e datti una risposta”.
D: Qual è il tuo prossimo sogno?
R: Spero di far ascoltare le mie canzoni, in concerto o su disco a più gente possibile. Le canzoni devono vivere, e io amo suonarle con la mia chitarra davanti a un pubblico sempre diverso. Spero di toccare qualche corda nascosta in profondità nell’animo di qualcuno e di risvegliare qualcosa. È a questo che serve l’arte, e la musica è arte anche se troppo spesso si tende a dimenticarlo. Vorrei continuare a confrontarmi sempre più con musicisti nuovi e altri che stimo. Spero ci sia sempre più spazio per la buona musica che merita maggior visibilità. Se le mie canzoni tra un po’ inizieranno a camminare da sole ne sarò soddisfatto.
DORIANA TOZZI