L’opera prima autoprodotta dei Tunguska, moniker dietro il quale si nascondono i romagnoli Nicola Monti (batteria) e Gennaro Spaccamonti (chitarra e voce), ha tutta l’aria di una spassionata dichiarazione d’amore a quello che fu un certo tipo di suono tipicamente britannico e tipicamente nineties.
A Glorious Mess e i suoi undici brani ripescano a piene mani linee melodiche e dinamiche da quella che fu la gloriosa ondata britpop, ma annegate in soluzioni che rimandano allo shoegaze. I feedback e le distorsioni di chitarra usate con criterio danno spessore sonico, concedendosi talvolta il piacere di un bel gorgo psichedelico come nella traccia d’apertura (Tomorrow’s Voice) e in maniera efficace sostengono l’andatura vivace e spigliata del duo e i loro slanci melodici che si alternano tra (agro)dolcezze quasi adolescenziali, turbamenti più malinconici, derive sognanti, e twee-pop da college, il tutto nel segno di una sostanziale essenzialità e immediatezza.
Muovendosi tra i Ride e i Jesus And Mary Chain in una versione meno casinista (omaggiati per altro direttamente in qualche pezzo, Days Go By su tutti), nel sound del combo c’è anche spazio per deviazioni simil-Stone Roses (Knives) e qualche schitarrata obliqua alla Sonic Youth (Dreaming).
A Glorious Mess è insomma un album tanto derivativo quanto avvolgente, un esordio sostanzioso e fresco che non manca di buone intuizioni e pezzi intriganti, ma che probabilmente sconta un eccessivo ricorso a formule fin troppo collaudate e una uniformità di fondo nel songwriting. Magari non abbiamo a che fare con un’esplosione così devastante come quella di Tunguska nel 1908, ma speriamo comunque che i nostri non siano una semplice meteora.
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Video di Everything You Know Is Wrong: https://www.youtube.com/watch?v=8dUjB6vfBrA
FRANCESCO CAPUTO