1.Chi sei, da dove vieni e che musica proponi.
Ciao! Innanzitutto grazie mille per il tempo che mi state dedicando. Mi chiamo Gabriele Mancuso e vengo da Como. Propongo un genere che miscela il pop, il rock e il cantautorato.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di te?
Credo che la mia musica sia molto personale. E quando una realtà musicale ha un profondo carattere, sono convinto che entri di diritto, anche se con i propri tempi, nel panorama musicale italiano.
3.Se tu fossi una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al tuo sound?
Il mio “navigatore musicale” mi porta dritto verso i primissimi Green Day, The Ataris, Blink 182 e verso tutto quel panorama punk-pop che mi ha sempre ispirato. Ovviamente la mia strada più pop-rock e meno punk è arrivata naturalmente passando comunque da qui. Ora le mie coordinate si dirigono più verso artisti come Biffy Clyro, Missio, Arcane Roots ma anche verso altri come Bon Iver e Damien Rice.
4.Il brano del tuo repertorio che preferisci e perché questa scelta.
Certamente il mio nuovo singolo Amore che non passa rappresenta la mia nuova vita artistica ed è per questo che lo considero tra le mie canzoni preferite. Ecco il link: https://www.youtube.com/watch?feature=youtu.be&v=ArQ4jVIgZO0.
5.Il disco che ti ha cambiato la vita.
Senza dubbio Dookie dei Green Day ha creato in me molta curiosità… avevo 9 anni!
6.Il tuo live più bello e quello invece peggio organizzato.
I live sono stati molti… e le storie tante! Ma un live indimenticabile è stato sul palco grande dell’Alcatraz di Milano. Ricordo ancora che tra me e Daniele (il mio vecchio bassista) ci saranno stati 10 metri di distanza! Non eravamo abituati a palchi così enormi!
Il live più assurdo invece l’ho vissuto pochi mesi fa, sul lago di Como. Eravamo stati ingaggiati per suonare durante e dopo le selezioni di Miss Italia. Siamo arrivati alle 16,00 e abbiamo montato tutto per poi suonare alle 22,30. Bene alle 22,29 scopriamo che la Juve ha perso la finale con il Real (poco male per me… sono interista) e per questo non si respirava aria di festa insomma (erano quasi tutti juventini!!!). Comunque eravamo pronti a suonare davanti ad un bel pubblico deluso, quando ad un certo punto all’improvviso arriva pure il diluvio universale che bagna tutta la nostra strumentazione e fa scappare le mille e più persone presenti. Alla fine smette di piovere e arrivano le modelle di Miss Italia pronte per il concerto… noi ci sbattiamo come matti per risistemare tutto e al momento di ricominciare a suonare ricomincia pure a diluviare di nuovo e ancora all’improvviso! E così vediamo scappare davanti ai nostri occhi le 30 modelle sotto la pioggia. Morale della favola… alla fine abbiamo suonato per mezz’ora davanti al barista che puliva il bancone.
7.Il locale di musica dal vivo secondo te ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove hai suonato o ascoltato concerti di altri.
Il locale più sottovalutato per me è stato il Lo-fi di Milano. Un circolo arci dove si badava al sodo: birra e punk rock con un impianto violento al punto giusto. Purtroppo ora ha chiuso.
Invece per il negativo non saprei dire… anche perché un giorno magari potrei suonarci!
8.Le tre migliori band emergenti della tua regione.
Senza dubbio The Fire e Alteria!
The Fire: https://youtu.be/Es04YpDUB_U
Alteria: https://youtu.be/4m8u1WJeOcI.
9.Come seguirti, contattarti, scambiare pareri con te.
Sono molto attivo sui social e mi potete trovare qui:
https://www.facebook.com/GabrieleMancusoMusic/
https://twitter.com/MancusoMusic
https://www.instagram.com/gabrielemancuso.music/
https://www.youtube.com/channel/UCLQTg-azNYo_mfxu9VBBNlA
Seguitemi!
10.La decima domanda, che mancava: “Fatti una domanda e datti una risposta”.
La difficoltà di questo punto è alta come la possibilità di essere banale. Per questo motivo credo la domanda migliore che possa fare a me stesso è questa:
D: Gabriele, chi sei veramente?
R: Ancora non lo so… ma il giorno in cui crederò di saperlo, allora sarà il momento di smettere di suonare e scrivere canzoni.
DORIANA TOZZI