1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Ciao noi siamo i Joe D. Palma da Padova e molti dicono che siamo un gruppo indie, ma noi ci teniamo a precisare che il nostro genere è pop-cantautorale.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
Be’, sì! 🙂 Sicuramente siamo un gruppo con un sacco di cose da dire, energico, a cui piace divertirsi e far sembrare di non prendersi troppo sul serio. Inoltre abbiamo tutti l’addominale scolpito… avete mai visto un gruppo con dei fisici del genere?
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Certamente siamo molto italiani nelle nostre sonorità, però ci rifacciamo a moltissimi gruppi stranieri che ci hanno influenzato negli anni, ma appunto nella scrittura dei pezzi troviamo solamente tanta “italianità”. Ci piace vedere la nostra musica un po’ come un mix tra le sonorità potenti, energiche e festaiole degli Zen Circus e i testi molto reali ed ironici di Edoardo Cremonese.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
Rimbaud, perché è la canzone più “filosofica” che potessimo scrivere, nel senso che si riesce a vedere il paragone tra il mondo letterario con i suoi personaggi di cui si sente parlare e le persone “normali” di oggi che ne imitano gli atteggiamenti e li citano a caso solo per moda. Nella canzone prendiamo in giro questo mondo come se dovesse essere inserito negli anni che stiamo vivendo, e chiediamo a Rimbaud di farsi rivedere!
Youtube: http://bit.ly/2iPzahN
Spotify: https://open.spotify.com/track/77GcksSH8t8oxOsnCyUIpR?si=U5Be8W0HSX6X4rfiH81Rgg5.
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
By The Way dei Red Hot Chili Peppers.
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Il più bello è stato al Mame Club a Padova prima che Giorgio (il cantante) partisse per l’Erasmus a gennaio 2017. È stata una grande festa di arrivederci con tutti gli amici e fan sudati e senza voce!
Fortunatamente non abbiamo mai affrontato situazioni terribili durante un live. L’unico concerto forse un po’ meno riuscito è stato quello ad Arquà Petrarca (cittadina sui colli vicino a Padova) in un risto-bar davanti a quattro vecchi che giocavano a carte e a qualche pseudo-milf di provincia che applaudiva alle nostre canzoni come la zia che conosce solo Yellow Submarine e per il resto la sua cultura musicale si basa sui cine-panettoni di Boldi e De Sica!
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Il Laboratorio Culturale I’M Lab ad Abano Terme (PD) è un posto veramente molto curato negli interni, ha un bel palco e ti trattano da re, purtroppo però è un po’ distante da tutto e da tutti e non è ancora riuscito a crearsi del tutto un giro di gente “grosso”.
Il Fishmarket non è che sia eccessivamente valutato, ma diciamo che è fortunato, nel senso che è alle porte del centro di Padova e quindi frequentatissimo da numerosissimi studenti padovani, fuori sede ed Erasmus. Il fatto è che dentro non si trova il massimo dell’acustica (sia sul palco che in generale), però niente da dire sul trattamento nemmeno qui.
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Moplen (indie pop): https://open.spotify.com/artist/6HH3gcfixAaDe9X3EjLH0M?si=usgjLA1LRhKsE0wfRXViIw
Phill Reynolds (folk rock): https://open.spotify.com/artist/7BtQPTxc7NweuhS1YnDguY?si=qaa2BHk9SQGVeKgw6vZ2uA
EDO (pop): https://open.spotify.com/artist/05w7SMzyJQ1wK6YLnwWcNT?si=FERVDD1gSZSIU-YtjPzD_w.
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
Facebook: https://www.facebook.com/officialjoedpalma/
Instagram: https://www.instagram.com/instajoedpalma/?hl=it
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCrazGk3CnXLNvvYNlQ3BBdw.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: Cosa vi spinge ad andare avanti?
R: La convinzione che siamo molto più bravi ad esprimere quello che pensiamo e sentiamo attraverso la musica piuttosto che con le parole… e questa intervista ne è la prova!
DORIANA TOZZI