Breaking News

La “gioia dei suoni” nell’esordio degli Ongaku Motel

OngakuMotelOgniStradaEUnRicordoGli Ongaku Motel sono un progetto folk-pop nato alla fine del 2013 a Milano e composto da Fabio Pellegrini (chitarra acustica/voce), Davide Giusto (batteria) e Piergiorgio Idà (basso).

Ongaku in giapponese significa “musica”, benché la sua traduzione letterale ha un’accezione ben più profonda: “gioia dei suoni”.

In Ogni Strada È Un Ricordo, titolo del loro ep d’esordio, c’è del buon pop, che si può dire ammicchi senza troppi veli alla forma canzone italiana.

Le Cose Che Mi Hai Detto apre l’ep e già dalla prima strofa si capisce subito la direzione che prenderà tutto il disco; complessivamente il pezzo è costruito su di un’accattivante composizione di chitarra accompagnata da un basso e una batteria in grado di tenere per mano scientemente la voce.

Le Mie Paure è la seconda traccia, il cui ritornello, semplice ma efficace, recita “è stato come fingersi Dio”, e di questo brano è forse l’unica cosa veramente degna di nota.

A seguire, la titletrack continua sulla stessa via dei precedenti pezzi, con un arrangiamento di chitarra che rievoca Greenwood (Radiohead) in versione acustica e una voce che, nel ritornello, ricorda per timbro e melodia, Contessa de I Cani.

Ci sono poi Settembre ed Elia e Michelle che proseguono sulla falsa riga degli altri brani.

Troppo spesso nei cinque pezzi vengono in mente altri gruppi italiani, principalmente a causa della voce, che ha un’ottima interpretazione ma una scarsissima personalità, tanto da riecheggiare spesso Giuliano Sangiorgi (Negramaro) e Francesco Sarcina (Le Vibrazioni).

Si tratta comunque di un album ben suonato ed è un discreto biglietto da visita per la band. Il consiglio è di studiare meglio la situazione sonora che si vuol creare, per trovare una maggiore originalità. All’interno di questo disco non c’è nessun brano che può essere considerato veramente un singolo: quella canzone rappresentativa della band, per cui si pagherebbe il biglietto per un live.

Se così dovessero restare le cose, purtroppo, è abbastanza difficile che gli Ongaku riescano ad emergere dal piattume che si è creato attorno ai progetti acustici indie italiani, e date le potenzialità di questa band sarebbe un peccato.

Il sito della band: http://ongakumotel.tumblr.com/

I link per ascoltare il disco: http://ongakumotel.bandcamp.com/ – https://play.spotify.com/album/78EpSLnROAGBBsECYNgZwH

ALESSANDRO BRANCATI

Check Also

filippodallinfernoaquariuscover

Filippo Dallinferno con Aquarius ci conduce nelle profondità di ogni essere umano

Dopo anni di collaborazioni avvenute principalmente all’estero, Filippo Dallinferno presenta il suo nuovo disco, Aquarius, …

Lascia un commento