“Distesi su un burrone, ma sempre a faccia in su, prestami un polmone che non respiro più”. Una scrittura cruda e reale, quella dei Manitoba, il giovane duo, insieme dal 2015, che debutta nella discografia italiana con l’album Divorami, prodotto da Sugar Music.
Un album dalle chiare influenze rock, che non disdegna una contaminazione elettronica, aderente al sound di una generazione di cui Giorgia Rossi Monti e Filippo Santini si fanno portavoce, che non può prescindere dal guardare al futuro pur avendo grande rispetto per il passato. Non solo, perché i Manitoba dimostrano una verve inesplorata per la scrittura italiana. Vicina alla scuola inglese per metrica e ritmo, la loro è una scrittura sublimata da interpretazioni in cui la voce maschile e quella femminile si fondono a tal punto da crearne una sola.
Ad aprire l’album è Dio nei miei jeans, brano che identifica alla perfezione il mood del disco, in cui a farla da padrone è la voce di Giorgia, sontuosa nell’interpretare versi come: “Oggi io mi prendo tutto o niente e resto in quest’alba così”. Si prosegue con Stai su, brano che dimostra, come il duo sia in grado di pescare dal passato la capacità di saper costruire un ritornello incisivo, con un’attitudine naturale e spontanea per il gusto moderno, orientato a nuove sonorità. Si tende quasi ad uno stile gothic, rivisitato però in chiave moderna.
Un basso continuo caratterizza invece la title-track, Divorami, in cui l’apertura minimal lascia progressivamente posto ad un ritornello aperto, ma sospeso su quel filo su cui i Manitoba hanno costruito il loro profilo, autorevole e identitario. Cambio di registro con Andiamo fuori, un brano nelle corde del duo, ma forse non proprio nelle loro vene. Atmosfere afferenti al rock più tradizionale che però non aggiunge nulla alla loro cifra stilistica. In Hollywood Pompei, le voci, ancor più dei precedenti brani, si fondono fino a crearne una sola, dove a dominare resta quella femminile: “Siamo solo merde, ma c’è chi non ci sta, credi in ciò che vuoi, sei vera”.
Spazio ad un pizzico di malinconia in Si ritorna a casa, traccia che rispetta il mood costruito dai Manitoba ma lo plasma vestendolo di una classe inaspettata: “Dai sottopassaggi, fino ai grattacieli ci stringeremo forte, resteremo in piedi, non contano i discorsi nei momenti neri”. Un gusto dance per due pezzi up-tempo, Mosche e In questo freddo, che pur necessari all’interno di un percorso artistico alle prime luci, non esalta certo le potenzialità del duo, comunque ben visibili.
Una intro cupa, per un brano, Graciale, in cui a dominare è l’elettronica che presto lascia spazio ad una chitarra che suona a piene corde, agganciando la strofa di lei con quella di lui: “Sulla sabbia lasci la tua scia, ti seguono mille avvoltoi, ma il tuo sguardo è immobile”. Un arrangiamento dal carattere super definito per un una traccia che conduce con intensità alla chiusura dell’album. Aida & Mellotron ha quindi il ruolo di chiudere Divorami, progetto musicale che, pur rifacendosi alle più interessanti esperienze del panorama internazionale, opta per la lingua italiana. Il risultato? Un pop autorevole e innovativo, pronto a tracciare il percorso artistico di due giovani toscani da tenere assolutamente sott’occhio.
Qui il sito ufficiale dei Manitoba: https://manitobaofficial.it/
Qui il videoclip di Divorami: https://www.youtube.com/watch?v=ZAl1neRw8Bo
COSIMO GIUSEPPE PASTORE