Ognuno di noi potrebbe essere figlio orfano della propria terra, costretto a lasciare il proprio paese di origine o la propria città per mancanza di prospettive, di possibilità di futuro. Su questo tema attuale quanto drammatico ruota Il sentiero dei figli orfani, il nuovo romanzo di Giovanni Capurso.
Una poesia di Emily Dickinson, intitolata Il Passato e trovata sotto il piatto del pranzo in seminario, innesca in Savino un ritorno nel proprio passato, un tuffo nei ricordi d’infanzia che lo spingerà a riflettere sulle cose veramente importanti della vita.
Savino vive la sua fanciullezza in campagna con l’amico di sempre, Anguilla. I due trascorrono le loro giornate in maniera serena: le avventure in giro per il paese, i bagni nelle cascate… fino a quando alcuni avvenimenti renderanno tutto meno tranquillo. Il protagonista dovrà affrontare la morte della nonna, un trauma questo che lo segnerà profondamente.
Durante le vacanze estive, il ragazzino aiuta il padre nel lavoro facendo consegne in giro per il paese, ed è proprio durante una consegna che avviene l’incontro con un personaggio inquietante chiamato Adamo, un fumatore incallito venuto da fuori, che vive segregato in casa in completa solitudine. Savino instaura un rapporto con lui e divengono l’uno il rifugio dell’altro, parlano di tutto, si raccontano i segreti più inconfessabili.
Con quest’uomo Savino trova sempre un motivo di dialogo e di confronto e dà libero sfogo alle sue paure. I sentimenti accompagnano la vita del protagonista tra le amicizie, il rapporto col padre, la prima cotta amorosa, le incomprensioni tra fratelli… Tutto ciò lo aiuterà ad affrontare il difficile passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza.
Divenuto ormai adulto, Savino farà ritorno a San Fele e ogni cosa del suo passato sarà diversa, consumata dal tempo che passa. Niente è più come prima. Un biglietto lasciato dal padre che recita “Fai ciò che ti rende felice, non ti deve importare della gente”, conclude un romanzo che è un viaggio introspettivo nelle emozioni umane, un diario di ricordi che invita continuamente il lettore a riflettere su ciò che conta veramente.
Esistono cose immutabili, altre cambiano inesorabilmente, e senza dubbio le cose semplici della vita si apprezzano solo dopo averle perse.
Qui la scheda del libro sul sito della casa editrice: http://www.alteregoedizioni.it/shop/specchi/il-sentiero-dei-figli-orfani/
EMILIANA ALEMANNI