Post hardcore, noise e groove sudici nella speciale ricetta offerta dall'”entità” de I Maiali, band romana accasata con la Overdub Recordings con la quale la primavera scorsa hanno dato vita alla prima fatica sulla lunga distanza, intitolata proprio CVlto (di cui abbiamo diffuso per un po’ il videoclip tramite la nostra video rotation).
La band, composta da Francesco Foschini (voce), Matteo Grigioni (basso), Daniele Ticconi (chitarra) e Angelo Del Rosso (batteria) fa della provocazione e del “culto” (appunto) dell’orrore la propria bandiera, sventolando un linguaggio oscuro e musicalmente robusto le cui origini potrete facilmente intuire gustando questa speciale playlist pensata per presentarsi meglio ai nostri lettori tramite il loro stesso background.
Una playlist che vi avvolgerà nelle tenebre e vi farà vive un Halloween… indimenticabile! Parola de I Maiali!
::Playlist:: by I Maiali – “Il cVlto dell’orrore“
Zeal and Ardor – Devil is Fine
Zeal and Ardor ha portato una ventata di novità nel black metal riuscendo a miscelarlo alla musica soul, e proprio in questo immaginario si sviluppa tutta la spiritualità dietro il suo progetto. Il video rappresenta un vero e proprio lavaggio del cervello di un uomo incatenato che osserva quadri raffiguranti la caduta di Lucifero nell’acqua, diventando esso stesso un demonio. Le religioni come prigioni, la ribellione come via di scampo.
Behemoth – Sabbath Mater
I Behemoth sono una di quelle band che hanno sempre curato ogni dettaglio del loro concept, e i video sono parte fondamentale del loro mondo. In questo ci mostrano un Gesù cieco che inchioda corpi su tutta l’intera croce, l’umanità sconfitta e sacrificata, immagini forti che colgono a pieno il messaggio della band di Nergal.
Ken Mode – Feathers and Lips
Il video di Feathers and lips è una linea retta, ma che col passare del tempo diventa sempre più disturbante. Infatti il richiamo alle pellicole horror anni 70 si fa sentire sullo stomaco: ciò avviene grazie al tipico effetto da pellicola bruciata che, mischiata ad un colore che vira dal seppia al bianco e nero, genera un forte impatto visivo nello spettatore. La canzone dura circa tre minuti, ma per via della sua natura noise, accoppiata ad un simile video, diventa un tempo interminabile. Molto pesante e d’effetto, da qui il senso dell’orrore.
Tool – Schism
Ogni incertezza ha senso di esistere, così come ogni apocalisse d’immaginazione può voler prendere il sopravvento dentro l’anima dell’ascoltatore dei Tool. La fluidità persistente contenuta in questo video viene colta maggiormente quando lo spettatore stesso ci si sente profondamente immerso; il suono dei Tool va ad estrarre quel che, tra il timpano e il cervelletto, ogni uomo possiede, facendone poltiglia intelligente. Le “false ovvietà” della precedente affermazione fanno i conti con l’inevitabile rapidità magnetica che sicuramente orbita dentro e fuori il video. L’osservazione partecipata della successione dei fotogrammi riesce benissimo ad immergere l’io mai conosciuto di ognuno, nel suo stesso “conoscendo”, così distante, ma così familiare ed “orrendo”.
Ikd Sj – Ave Maria
Probabilmente molti di voi storceranno il naso quando metterà play, ma abbiate fede: ascoltate il pezzo per intero e giudicate soltanto alla fine. Sono una band molto figa, che merita molto più seguito di quel che effettivamente ha. Questo video è letteralmente una discesa verso l’inferno. Inizia abbastanza chiaro, con un montaggio lento ed il bianco ed il rosso come principali colori di riferimento; ma ad un certo punto esplode ed inizia ad essere schizofrenico, il nero prevale sul bianco, le immagini iniziano a confondersi, e si entra in uno stato di alienazione. Questo video rappresenta, per me, la follia.
Queens of the Stone Age – Burn the Witch
La perfetta trasposizione visiva del titolo. Caccia alle streghe, accuse, definizioni superficiali e persecuzione. C’è tutto questo nel video, dalle parti più oniriche e psichedeliche a dei simpatici balletti erotici di una strega marionettista di soldati scheletri. La band si avvale di tutto ciò per definire le molteplici sfaccettature della questione “stregoneria”, tracciandone un profilo piuttosto variopinto di ipocrisia ed occultismo.
Dsa Commando – Peste Nera
Il brano, forse uno dei più iconici del gruppo di Savona, ha un video abbastanza semplice in cui buona parte delle inquadrature sono dedicate agli artisti; ci sono però degli intervalli in cui compaiono figure che, nell’immaginario collettivo, riportano alla peste sotto la sua forma più occulta e oscura che i dsa utilizzano per sancire il quadro death /core perfettamente descritto a voce da ognuno dei componenti.
Marilyn Manson – Cryptorchid
Manson in questo video decide di utilizzare pezzi del lungometraggio Begotten, film del 1991, e mostra il terrore della creazione, con la sua canzone come sottofondo. Consigliamo la visione del film citato.
“Ogni volta che guardo fuori mia madre muore, sento che la mia schiena cambia forma, quando il verme consuma il ragazzo, non è mai considerato stupro“.
Aphex Twin – Come to Daddy
Ancora una volta l’orrore è usato come denuncia sociale e Aphex Twin attraverso un televisore crea e comanda un esercito di bambini che hanno tutti il suo viso, deformato. I social media pronti a plagiare le menti per portare a commettere atti orribili, e la musica acida e distorta. È la colonna sonora perfetta per questo apparente futuro distopico.