1.Chi sei, da dove vieni e che musica proponi.
Mi chiamo Matteo Greco, sono un cantautore pop rock di Ancona, la mia musica nasce da chitarra acustica o da pianoforte: cerco sempre di fare melodie che diventino un tutt’uno con i testi e con il loro significato.
Viaggio dalle ballate acustiche e melodiche al rock più aggressivo ed energico.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di te?
Sì, credo che ci sia spazio per me, perché non mi sono rifatto a nessuno e quando scrivo e compongo il mio obiettivo è proprio quello di comunicare, di fare arrivare quello che sento e sono qui proprio per riuscirci.
3.Se tu fossi una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al tuo sound?
Bisognerebbe partire da un Vasco acerbo e ironico anni ’80, aggiungerci chitarre rock stile Anouk, la sensibilità di Pino Daniele, la malinconia di Gianluca Grignani, il caos dei Green Day, la potenza dei Rammstein: il tutto creato da chitarra acustica o pianoforte.
4.Il brano del tuo repertorio che preferisci e perché questa scelta.
La Forza Da Un Istante è una canzone di quelle che capita di scrivere poche volte nella vita, quando cioè riesci a scrivere comunicando un’emozione e allo stesso tempo riassorbendola immediatamente, come se si avesse uno specchio di fronte. Questa canzone l’ho scritta di getto, fermo ad un autogrill, un testo unico dalla prima parola all’ultima, quello stesso testo che senza bisogno di adattamenti o modifiche ho lasciato intatto nella canzone. Infatti questo brano ha la particolarità di avere una melodia dinamica completamente adattata al testo, che varia di continuo durante la canzone ma rimanendo pur sempre molto compatta, riuscendo quindi a comunicare meglio tutto il significato e le sensazioni di quando la scrissi.
5.Il disco che ti ha cambiato la vita.
C’è Chi Dice No di Vasco.
6.Il tuo live più bello e quello invece peggio organizzato.
Ho tanti bei ricordi di serate fantastiche e divertenti ma il più bello è stato il primo con la band! Credo vent’anni fa circa. Avevo circa 16 anni e avevo già fatto alcune esperienze live in acustico da solo, ma un giorno un mio amico che suonava la batteria in un gruppo rock mi disse “perché non proviamo a fare qualche tua canzone con il gruppo?”. Io ero entusiasta di sentire come sarebbero venute (vent’anni fa non c’erano le attrezzature e i software di oggi, quindi gli arrangiamenti si facevano solo suonando) e quindi ho accettato subito! Facemmo alcune prove e dopo qualche giorno mi ritrovai a suonare sul palco del Parco Kennedy di Falconara Marittima con questa band: dopo aver montato mi sono girato e il solo fatto di vedere tutti questi ragazzi che suonavano con gusto e divertiti le mie canzoni è stato già il massimo!
La cosa buffa è che quel giorno venne mio zio da Chieti per farmi delle foto con la sua macchina professionale, e quando me le ha date, per farmi una sorpresa, aveva cancellato tutti gli altri della band e aveva lasciato me da solo sul palco, anche se io in realtà volevo esattamente il contrario e cioè avere delle foto con la band!
Il più brutto me lo ricordo benissimo e non ho dubbi: Macerata anno 2002. Finalmente avevo un impresario che, terminata la registrazione del nuovo album, si mise in moto per prendere un po’ di date. Riuscì a trovarci presto otto date, tutte in discoteche marchigiane: era un sogno avere qualcuno che ti trova le date!
Il fatto è che durante la prima data di Macerata, eravamo talmente contenti che siamo saliti sul palco tutti abbastanza ubriachi, ma il bassista e chitarrista praticamente non si reggevano in piedi! Fatto sta che a metà concerto i proprietari ci hanno fatto smettere e la serata è finita nel peggiore dei modi! La cosa più brutta è stata che l’impresario ha annullato tutte le date che mi aveva trovato e addirittura si è licenziato come nostro impresario.
7.Il locale di musica dal vivo secondo te ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove hai suonato o ascoltato concerti di altri.
Il Piccadilly di Chiaravalle (AN) è un locale secondo me sottovalutato ma in realtà ha una grandissima esperienza pluriennale in musica live e i titolari sono due persone splendide che ti fanno sempre sentire a tuo agio e trattano tutti i musicisti con il massimo rispetto. Eccessivamente valutato non saprei, ma oggi chi fa musica live ne proprio locale è di sicuro sempre già un eroe in partenza.
8.Le tre migliori band emergenti della tua regione.
Oloferne (genere folk): www.oloferne.com
Dogma (genere metal): https://www.facebook.com/DOGMA.musiculture?fref=ts.
9.Come seguirti, contattarti, scambiare pareri con te.
www.facebook.com/matteogrecorock.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatti una domanda e datti una risposta”.
D: Cosa vuoi dalla musica?
R: Voglio che sia sempre la mia compagna di viaggio, voglio divorarla, cavalcarla come fa un surfista con l’onda migliore.
DORIANA TOZZI