Simone Fattori pubblica un resoconto ben dettagliato, che ha il sapore di un romanzo a tratti picaresco con la radio come protagonista centrale, raccontandoci la genesi di questo strumento tecnologico innovativo, che ha permesso a donne e uomini comuni di venire a parte con i complessi stravolgimenti del loro tempo. La radio ha in qualche modo rotto l’eterno equilibrio della vita dell’uomo, mettendo anche la persona comune al centro delle vicende del suo tempo. Suoni nell’etere è il titolo di questo saggio ricco, quasi enciclopedico che non perde la verve necessaria ad attrarre il lettore, facendo uso di una veste editoriale molto accattivante.
Il saggio ricalca uno stile da trasmissione radiofonica, è suddiviso in blocchi, accompagnati dalla presenza di un QR-code da cui è possibile raggiungere una playlist musicale disponibile su YouTube, che raccoglie i pezzi simbolo del periodo. Ogni playlist accompagna il lettore attraverso la storia della musica trasmessa sulle reti radiofoniche percorrendo i suoi 100 anni di vita, dalle prime canzonette d’amore, all’eroica musica di guerra, fino al blues e jazz proveniente da oltre oceano. La storia della radio non è però solo propaganda, essa rappresenta anche una storia di libertà, a volte di “pirateria”, ed è proprio in queste pagine che la narrazione di Fattori prende il volo raccontando dell’epopea delle radio pirata inglesi o delle tante, tantissime radio indipendenti sparse in lungo e in largo nel nostro paese. I lettori più giovani rimarranno sicuramente esaltati nel leggere di innovatori del linguaggio radiotelevisivo del calibro di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, che da giovani trasmettevano per radio le sonorità jazz e blues americane, senza alcun timore nei confronti di case discografiche o vezzi inutili; sino ai “contemporanei” Claudio Cecchetto e Linus persi per le strade londinesi a comprare dischi non ancora giunti sul mercato italiano.
La radio agli occhi di Fattori appare come un campo di sperimentazione, divulgazione culturale e musicale infinita, capace di rinnovarsi e non cedere mai completamente il passo alle nuove tecnologie, oggi più che mai troppo fredde ed asettiche. Suoni dell’etere non è però solo il resoconto di 100 anni di radio e linguaggio radiofonico, bensì è il racconto perturbante di un secolo di musica, un secolo d’innovazione che rappresenta forse l’espressione più chiara di quel “secolo breve” che è stato il Novecento. Le playlist allegate ai blocchi hanno proprio la funzione di immergere il lettore nel vissuto quotidiano, sembra di camminare per quei luoghi, incontrare i grandi della musica internazionale e riscoprire perle dimenticate. È un viaggio che fa sorridere, come il ricordo di un tormentone estivo anni novanta dimenticato negli anfratti della memoria, o il gusto di un vecchio vinile dal suono “analogico”.Nominare tutti i musicisti che Fattori ricorda sarebbe impossibile, se non inutile; ogni lettore troverà e ricorderà i suoi, quelli che hanno segnato la sua infanzia, i suoi ricordi, la sua storia.
Suoni nell’etere è un libro che sottende a un grandissimo lavoro di ricerca, ma possiede la capacità di farsi leggere come un romanzo d’avventura. In fin dei conti è per un certo verso un libro di relazione o meglio sulle relazioni, quelle che si creano tra ascoltatori e DJ radiofonici, così lontane ma pur sempre veraci, coloro che ci accompagnano dalle prime ore del mattino fino a notte fonda, quando addormentati, stanchi, frustrati dal lavoro, si cerca una “voce” in grado di riportare alla realtà e strappare un sorriso.
Suoni nell’etere: 100 anni di musica e radio è insomma un libro inatteso, rappresenta qualcosa di nuovo nel panorama italiano, capace di unire più linguaggi e di tenerli insieme, coesi, costruendo un impianto di carattere orchestrale. La radio, protagonista indiscussa del saggio, è un mezzo attraverso cui Fattori descrive sapientemente non solo innovazioni tecniche e musicali lunghe un secolo, bensì mette a parte della complessa struttura storico-politica, culturale, finanche economica del nostro paese. Il saggio apre a differenti chiavi di lettura, ciò lo rende appetibile a differenti palati; rimane impresso, il che di questi tempi non è così scontato. Terminata la lettura non resta che domandarsi cosa Simone Fattori avrà in serbo per il futuro.
La scheda del libro sul sito della casa editrice: https://www.vololiberoedizioni.it/suoni-nelletere/
Il sito dell’autore: https://simonefattori.com/
GRETA COCCONCELLI