Antonio viene lasciato dal marito Lorenzo dopo dodici anni e deve riprendere in mano la sua vita, fino a quel momento interamente dedicata al suo uomo. Dovrà, quindi, trovare una nuova casa, un lavoro e una nuova dimensione. Trasferitosi in una stanza a casa dell’eccentrico Denis, inizierà a scoprire l’amore occasionale, tramite l’utilizzo di app di incontri, a lavorare nel panificio di Luca, palesemente attratto da lui e, infine, a riappassionarsi alla pasticceria, come da piccolo insieme a sua nonna, iscrivendosi ad un corso tenuto da un’insegnante fin troppo intransigente. L’incontro con Thomas, con il quale instaurerà una relazione un po’ più intensa, però, potrebbe sconvolgere questo suo nuovo equilibrio.
Commedia romantica dai toni nostalgici, inframmezzata da momenti più leggeri, quando non propriamente comici, dovuti soprattutto alla presenza di Michela Giraud nei panni della migliore amica del protagonista, Maschile Singolare, non è di certo il primo film che si concentra sul mondo omosessuale, ma, almeno rimanendo in Italia, è forse uno dei pochi che cerca di non scadere nella macchietta o negli stereotipi, ma anzi, ricalca volutamente alcuni luoghi comuni, rivedendoli in chiave del tutto naturale, cosa che rende molto più fluido e apprezzabile il racconto.
Grazie ad un cast ben affiatato, composto da giovani protagonisti perfettamente in parte (su cui spiccano Eduardo Valdarnini, già visto nella serie Suburra, nei panni dello sfacciato e irresistibile Denis e Giancarlo Commare in quelli del tenero e romantico Antonio, il protagonista che dovrà smettere di essere la stampella di qualcun altro per diventare il centro del proprio mondo), Maschile Singolare intrattiene piacevolmente fino al finale, rimanendo in equilibrio tra dramma e commedia e restituendoci il ritratto di una generazione sempre più spaesata dal punto di vista sentimentale e, forse soprattutto, lavorativo.
Raccontando di amicizie intense e a tratti addirittura commoventi (tra le scene più coinvolgenti c’è quella in cui Antonio confessa tutti i suoi tormenti a Denis, solo apparentemente frivolo e superficiale, ma a conti fatti sempre presente per il suo coinquilino), nonché di relazioni sentimentali di diversa natura (dalla storia d’amore pluriennale, ai fuggevoli incontri occasionali, fino all’innamoramento per una nuova persona o all’attrazione che si trasforma in gelosia a tratti morbosa), quest’opera diretta da Alessandro Guida e Matteo Pilati, non è di certo esente da difetti (a volte le gag costruite intorno a Michela Giraud, ad esempio, sembrano fin troppo costruite), ma racconta con autenticità il percorso di formazione di un giovane uomo che nel frenetico intento di dimenticare qualcuno, si accorge che ciò che più conta è imparare a fare autonomamente le proprie scelte, giuste o sbagliate che possano apparire agli altri. Un messaggio abbastanza semplice che, però, in questo film distribuito da Amazon Prime Video, fortunatamente non scade nel banale.
Trailer del film:
ALESSANDRA CAVISI