Con il termine “fidanzatine”, che forse potrebbe suonare un po’ desueto, si etichettavano le giovani attrici destinate a recitare il ruolo della amorosa virtuosa, di diretta discendenza dai personaggi della commedia classica.
Prima attrice ad ottenere il titolo è stata Mary Pickford, diva fanciulla del muto, osannata e celebrata fino ai trenta e passa, quando cioè era assai difficile continuare a fingersi adolescente.
Un’altra attrice adolescente assai amata dal pubblico fu la spumeggiante Deanna Durbin, rea di aver dato il nome a tante italiane del dopoguerra. Dotata di splendida voce, Deanna (pronuncia corretta Diana) girò pochi film ma entrò nell’immaginario dello spettatore medio.
Nello stesso periodo (fine anni ’30, inizio anni ’40), Carla Del Poggio in Maddalena Zero In Condotta introduce il personaggio della ragazzina vivace poi destinata a trovare l’amore, meritandosi di fatto il titolo di prima fidanzatina italiana.
Gli anni ’50, assai prodighi di film, contrappongono la bionda americana Sandra Dee alle italiane Lorella De Luca e Alessandra Panaro, protagoniste insieme o separate di decine di commediole molto amate e tuttora trasmesse in televisione nei periodi estivi.
Gli anni ’60, invece, almeno per quanto concerne la cinematografia nostrana, vedono contrapporsi Laura Efrikian e Romina Power, eroine dei cosiddetti musicarelli.
Solo in tempi più recenti, ma in chiave riveduta e corretta, la fidanzatina torna sugli schermi: tra di esse ci sono sicuramente la ex principessina Anne Hathaway o la biondina Jennifer Aniston.
Si tratta sempre di giovani donne in principio sole e poi con un principe accanto, ma ormai il canovaccio classico presenta delle varianti. E la fidanzatina alla Pickford è destinata forse a cadere nel dimenticatoio.
FRANCESCA BARILE