Questo mese vi proponiamo una band dal sound contagioso: il loro groove è in continua evoluzione ma la capacità di coinvolgerci fisicamente ed emotivamente è rimasta intatta sin dai primi lavori. Stiamo parlando della Chop Chop Band, del barlettano Pino Pepsee e del terlizzese Claudio Kougla (coadiuvati in sede live da Giuseppe “Jimy Ray” alla chitarra, Francesco “Cespo” alle tastiere e Ruggero “Balzakkio” al basso). Sono attivi dal lontano 1992 e ancora freschissimi come fiori a primavera e tanto ancora da comunicare.
L’intento dei “choppers”, come dichiarano loro stessi, è di “diffondere la cultura della solidarietà e della non-violenza” attraverso la musica; per questo nobile fine si battono con determinazione, a suon di ritmo e note che ti fanno ballare facendoti riflettere e ti fanno riflettere facendoti ballare: nulla di meglio per non essere retorici ma allo stesso tempo comunicare e diffondere i propri valori.
Il reggae è il genere musicale in cui maggiormente la band pone le sue radici, ma le contaminazioni, soprattutto con l’elettronica e il funky, li portano a tentare sempre nuove strade, brano dopo brano, album dopo album.
Sulla scia di band come 99 Posse e Sud Sound System, con entrambe le quali i “choppers” hanno collaborato, la Chop Chop Band se ne distingue però per una maggior propensione a comunicare a tutti, ben oltre i confini della propria terra e del proprio dialetto, cantando testi in italiano e in inglese.
La loro più recente fatica, nonché quarto lavoro della loro discografia, è Sunshine, che festeggia degnamente questi primi diciassette anni di onorata carriera
Le quindici tracce (dodici versioni ufficiali, due remix del singolo Sunshine e la jam version di Lost Control) scorrono veloci, con una freschezza contagiosa che accalappia l’ascoltatore dalla prima all’ultima nota.
Musicalmente ci si muove in una danza tra il reggae e l’elettronica, tra l’hip hop e il funky e un ottimo gusto pop dall’eco giamaicana nelle melodie, per un disco che certamente si fa ballare ma sa farsi anche ascoltare, perché ai ritmi quasi sempre sostenuti e battenti si abbinano testi mossi dall’urgenza di comunicare il proprio punto di vista sulla società, sulla musica, sull’amore, sull’amicizia, sull’omologazione…
La title-track, nonché apripista dell’intero album, può essere utilizzata addirittura come portabandiera dell’“iThink-pensiero”, perché dice: “…se la mia terra è da salvare con i suoi figli potrà guarire, fermati ora, fermati adesso, pensi che senza di te sia lo stesso ma qui per provare ci vuole coraggio…” e ancora “…per chi è convinto e sogna e nelle idee vuole investire, per te che non sai ancora se restare o partire, ma io resto qui dov’è più forte il sole…”.
Come si diceva qualche riga fa, nell’lp sono presenti anche due versioni remixate di questo brano, uno dei quali è a cura di Taz (Simon Duffy, produttore dei Planet Funk).
Ma non di sola “Sunshine” vive questo disco, che si regge benissimo anche su altre canzoni di denuncia (Lost Control, La Trappola), di amore per la musica (Più Di Un’Amica), di riflessione intima attraverso il dolore per l’assenza di un amico strappato troppo presto alla vita (Amico Mio)… Tutti i brani nascono dal profondo di un’idea sempre ispirata ed importante e, come i mattoncini del tetris che vanno ad incastrarsi perfettamente l’un l’altro, si incastrano tra loro componendo un disco compatto ma dalle mille sfumature di colore.
Allora cosa aspettate ancora? Entrate subito nel “Chop Chop Mondo” visitando www.chopchopband.com e per ascoltarli visitate il sito: www.myspace.com/chopchopband1.
DORIANA TOZZI