I Think Magazine Bollettino ufficiale dell'Associazione Culturale "I Think"
Marie-Henri Beyle, in arte Stendhal, è l’autore di cui ci occupiamo questo mese. Contraddistinto da uno stile che ha un piglio giornalistico e una fluidità non priva di contenuti profondi, Stendhal, autore de La Certosa Di Parma, Il Rosso E Il Nero, Roma Napoli E Firenze, La Badessa Di Castro o La Duchessa Di Paliano, si appassiona all’Italia molto presto, essendo, da giovane, una valida presenza nelle campagne napoleoniche nel nostro territorio. Per questa ragione, quando con l’esercito francese arriva a Milano a seguito dell’imperatore, decide di visitare le terre che poi lo ispireranno e nelle quali saranno ambientati alcuni dei suoi capolavori.
Il Rosso E Il Nero è ricordato come il suo più grande romanzo, nonché come opera centrale di una corrente che punta ad analizzare in maniera lucida la psicologia dei personaggi, per farne un tema di studio, un argomento di ricerca. In effetti questo romanzo non è privo di un’introspezione che sarà poi cara ai romantici, i quali diventeranno i custodi della letteratura ottocentesca pochi anni dopo che il romanzo fu pubblicato per la prima volta. Nonostante ciò, si ravvisa una voglia di procedere con più calma: vi è una lentezza che anima il racconto che quasi costringe il lettore a prestare attenzione ai particolari, che parlano.
Le opinioni di allora sull’opera sono ancora oggi discordanti: Nietzsche la definisce “l’opera dell’ultimo dei grandi psicologi francesi”; Zola, invece, ne parla come di un’opera in cui “l’autore guarda i propri personaggi come fossero degli insetti, che vivono e muoiono e sulla cui esistenza bisogna indagare”. In un mare magnum di opinioni, è certo che lo scritto, trattando una pluralità di temi, non è ben inquadrabile in una categoria precisa. Si tratta, in definitiva, di un’opera ibrida, strana, che non è manifesto di nulla e che ha dei punti così attuali che anche il lettore moderno non può fare a meno di sorprendersi. Certo è che tutte queste qualità appartengono solo ad una categoria di libri, imperituri e sempre illuminanti: ai Classici.
VITO PUGLIESE
