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::Intervista:: Music Platform: tra arte, territorio e musica elettronica

musicplatformtrani2019gruppoLa creatività non ha confini e oggi, con tutti i mezzi a disposizione, è possibile fare arte e usufruirne in maniera decisamente innovativa. Ad esempio nella fertilissima Puglia, in una cittadina in provincia di Lecce, da un paio d’anni sta prendendo forma il progetto Music Platform, ovvero un’associazione culturale che ha trovato un modo tutto nuovo e originale di valorizzare il territorio e far visitare (anche virtualmente) luoghi caratteristici associando ad essi il potere aggregativo della musica elettronica.

Di cosa si tratta esattamente? Abbiamo incontrato i responsabili di questo progetto per raccontarcelo nei suoi dettagli.

Com’è nato il progetto Music Platform?

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Don Pasta nei sotterranei di Otranto (LE)

Non ci crederai, ma come sempre accade, il nostro progetto nasce da chiacchiere tra amici accomunati dalla passione per la musica elettronica. Abbiamo avuto le idee chiare fin da subito: creare un format che potesse essere uno strumento di scoperta e valorizzazione del paesaggio della Puglia in maniera innovativa, fuori dai luoghi comuni, che fosse in grado di coinvolgere anche un pubblico nuovo, mosso dalla passione per la musica elettronica. La risposta è saltata fuori dalla realizzazione di video documentari, a puntate sul web, in cui la musica elettronica potesse far da padrona. Di volta in volta invitiamo artisti nazionali ed internazionali a sonorizzare luoghi storici: creare una colonna sonora attraverso la loro esibizione live all’interno di spazi più o meno conosciuti. Così nasce Music Platform.

Qual è quindi la vostra “filosofia di vita” e quali i vostri obiettivi?

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Marco Cassanelli e Beppe Massara a Trani

Crediamo fermamente nella spinta sociale della musica elettronica, come fenomeno aggregativo. L’obiettivo del nostro web tour audiovisivo è quello di far conoscere ad una vasta comunità il patrimonio storico/culturale d’Italia: in altre parole divulghiamo attraverso il video e le arti elettroniche. Indipendentemente dalla geolocalizzazione dell’utente, offriamo la possibilità di unirsi alle nostre dirette streaming facendo esperienza di un nuovo luogo per conoscerlo o scoprirlo. Il tutto accompagnato dalla sonorizzazione musicale dell’artista chiamato a realizzare live la colonna sonora della nostra indagine visiva. Lo scopo di ogni video documentario è quello di creare una connessione e un cortocircuito tra contemporaneità della musica e visualizzazione del paesaggio.

Riassumeteci un po’ il vostro percorso e le attività che avete realizzato fino a questo momento.

Fino ad oggi abbiamo attraversato sedici città e realizzato altrettanti documentari. Ognuno è diverso dall’altro, perché ricchi di suggestioni e approfondimenti. Nella prima fase di start-up abbiamo esplorato in particolar modo la provincia di Lecce. A partire da quest’anno abbiamo allargato i nostri orizzonti su Brindisi, con il bellissimo borgo di Cisternino, e poi siamo stati a Trani. In questa città abbiamo realizzato quella che ad oggi è stata la puntata più vista: ha fatto veramente il giro del mondo, con la sonorizzazione di Marco Cassanelli e Beppe Massara. L’episodio ha registrato più di 41.000 visualizzazioni. Un risultato formidabile!

Come selezionate gli artisti da coinvolgere?

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Gabriele Poso a Lequile (LE)

Con un attento scouting tutto l’anno. Ci concentriamo molto sull’aspetto musicale che deve essere in sintonia con i luoghi che raccontiamo. L’artista non ha di fronte a sé un pubblico, non è in un club, non deve badare alle dinamiche che richiede la pista: è immerso nella storia di un luogo. Ci piace coinvolgere artisti diversi che adorano sperimentare, creare paesaggi mentali e giocare partite sempre diverse. Ci piace collaborare con label, festival ed agenzie che sappiano sposare la nostra filosofia ed amano promuovere la musica elettronica nelle sue diverse forme.

Per chi volesse partecipare come artista o proporre luoghi per le performance, come è possibile entrare in contatto con voi?

Tutte le nostre informazioni sono disponibili sui nostri profili social. Siamo alla ricerca continua di artisti, realtà musicali che possano aiutarci a scoprire paesaggi mozzafiato.

E invece la scelta del territorio e del preciso luogo o paesaggio architettonico da sonorizzare in queste performance secondo quali canoni avviene?

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Music Platform INSIDE Castro

Studiamo continuamente. Ci piace scoprire i luoghi attraverso l’esperienza diretta. Le attività che precedono la realizzazione della puntata forse sono le più difficili e complesse. Ci muoviamo con un anticipo di quattro-cinque mesi, interfacciandoci con le amministrazioni pubbliche e realtà in loco. Nella scelta dei luoghi influiscono alcune caratteristiche tecniche e chiaramente la fattibilità. Duranti i sopralluoghi collaboriamo con professori universitari, abitanti e storici locali: ogni informazione per noi è vitale al fine di redigere il nostro racconto esperienziale narrato da una voice-over durante il nostro video documentario. Una volta raccolte, si passa all’azione.

Come dicevi poco fa, le prime esperienze si sono svolte quasi tutte in Salento, poiché giustamente avete voluto cominciare con il vostro territorio, e siete poi arrivati fino alla provincia di Barletta-Andria-Trani. Avete comunque in cantiere il progetto di espandere queste esperienze anche fuori dai confini pugliesi?

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Music Platform INSIDE Castro

Il nostro grande obiettivo è quello di non relegarci in un confine. Fino ad ora abbiamo realizzato le nostre puntate in Puglia per diverse ragioni: celerità nei processi burocratici (data la vicinanza) e semplicità negli spostamenti. Sarebbe entusiasmante valorizzare e scoprire luoghi e beni culturali in giro per il mondo lavorando con artisti del panorama nazionale ed internazionale. D’altronde già solo il nostro Stivale è un paese con un incredibile patrimonio culturale e paesaggistico: di certo non corriamo il rischio di terminare la mappatura in tempi stretti.

Nella vostra presentazione sul sito ufficiale ricordate che “Music Platform non è solo produzione video fotografica ma anche esibizioni, installazioni, workshop, formazione, meeting e dj set”. Volete spiegarci un po’ tutte queste attività “parallele” al momento dell’esibizione?

La comunità di Music Platform è reale, non vive solo nel web. Siamo un’associazione culturale attiva sul territorio con mostre fotografiche, installazioni video, meeting, performance musicali e workshop. Realizziamo anche video promozionali, turistici, musicali: abbiamo creato un bel team, in costante crescita. Da un paio d’anni abbiamo lanciato anche il format Music Platform INSIDE, un evento multisensoriale aperto al pubblico. Solitamente lo organizziamo in luoghi che sono entrati a far parte della rete del progetto. In questo modo offriamo ai visitatori un’occasione per toccare con mano il “best of” delle puntate ma di avere una conoscenza diretta e personale dello spazio in questione, creando così un momento di scambio culturale vivo e costruttivo.

Se volessimo abbozzare un bilancio di questi primi due anni di vita del vostro progetto, qual è stata la soddisfazione più grande?

Non solo una, bensì davvero molte. In due anni abbiamo conosciuto persone fantastiche che ci chiedono di collaborare costantemente. Abbiamo creato una rete tra diversi settori sociali, collaborato con imprenditori di rilievo e stretto sani e genuini contatti con le amministrazioni pubbliche. Come dicevamo, è difficile sintetizzarle.

Dove è possibile vedere tutte le puntate realizzate da Music Platform?

Il nostro archivio video è fruibile sulla nostra pagina Facebook (https://www.facebook.com/music.platform.it/), il canale social in cui lanciamo gli streaming, su Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCeyip6lYiq14K40WTU_xmwA) ed Instagram. È possibile visitare anche Mixcloud, dove vengono caricate costantemente le live performance dei vari artisti ed unirsi alla nostra community via Telegram.

DORIANA TOZZI

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