Tra alliterazione e annominazione il titolo di questa nuova opera del poeta , scrittore e blogger Luca Buonaguidi, Ho Parlato Alle Parole (edita da Oedipus), spiega perfettamente il senso dell’intera silloge, ovvero un’ode alle parole, che fanno sentire la loro voce laddove il suono si fonde con il significato che il poeta vuole dare loro parlando per spiegarsi.
E così si ritrovano echi di poeti più recenti, come di Rainer Maria Rilke o Arthur Rimbaud, l’enfant prodige della poesia, che fu forse il primo a “parlare alle parole”: mots en libertè, voyelles e consonants che sanno diventare signifiè e signifiant.
Complessivamente si tratta di una raccolta matura, in versi liberi, ma che sa soppesare con mestiere e ispirazione ogni singolo vocabolo, ogni singolo verso e ciò che può sembrare casuale segue la sua logica: pacatamente ha terminato una ricerca il poeta e si mostra ormai pronto e consapevole.
Altra piacevole nota dell’opera è che non è difficile il poetare di Buonaguidi, quantunque forse arduo all’inizio; riesce a raggiungere facilmente la strada dell’anima non ostentando intellettualismi poetici d’altri tempi ma mantenendo un linguaggio eterno, appartenente a ieri quanto ad oggi e quindi certamente anche a domani.
Chi sa che ogni parola non è solo suono, saprà comprendere ed amare questa raccolta né facile né difficile.
Occorre dare voce alla poesia e le parole di Buonaguidi ci riescono mirabilmente.
Maggiori informazioni sull’opera sono disponibili sul blog ufficiale dell’autore: http://carusopascoski.com/2014/04/21/luca-buonaguidi-ho-parlato-alle-parole-oedipus-2014/
Qui potete guardare ed ascoltare un personalissimo reading dell’opera tenuto dall’autore stesso, con la sonorizzazione curata da Collective Nimel e Daniele Gaudiano: https://www.youtube.com/watch?v=6-bEB3THKrM
FRANCESCA BARILE