Recentemente si è fatto apprezzare con la sua ultima fatica Che Vuoi Che Sia (di cui abbiamo parlato qui https://www.ithinkmagazine.it/recensione-che-vuoi-che-sia-film/), ma con questo nuovo capitolo di Non Solo Star vogliamo occuparci della sua opera precedente, Noi E La Giulia. Parliamo di Edoardo Leo, attore e regista che negli ultimi anni ha saputo conquistarsi il favore di una larga fetta di pubblico, riuscendo a sfornare opere sempre gradevoli e a loro modo anche interessanti, sollevando un po’ il livello della cosiddetta commedia italiana ed elevandosi dal coro con garbo e con misura.
Sicuramente, soprattutto attenendoci a questo film in particolare, non mancano cliché ed evitabili banalità. In questo caso si tratta dell’immancabile storia d’amore tra il bello timido e una tipa alternativa e strana, e anche la voce over fin troppo ingerente di uno dei protagonisti, Luca Argentero, il più delle volte arriva a rimarcare fin troppo didascalicamente i temi di fondo portati sullo schermo. Insieme a lui, nei panni del suddetto timido imbranato, ci sono l’imperdibile e irresistibile Carlo Buccirosso, un Claudio Amendola in grande spolvero, l’immancabile Anna Foglietta (insieme a Edoardo Leo in molti altri film), Stefano Fresi e il regista stesso. Tutti insieme si fanno al centro di una storia che ci racconta lo stato di una certa generazione, quella dei quarantenni e di un Paese sempre più costretto a ricorrere al cosiddetto “piano b”, per non crollare su se stesso.
Il film è incentrato, infatti, su quattro uomini molto diversi tra loro che, complice il caso e complice la necessità, si ritrovano ad investire i loro pochi risparmi in una cascina da trasformare in un agriturismo. Peccato che la cascina si rivelerà più fatiscente del previsto e che ben presto riceveranno la visita di un emissario della camorra che arriva a chiedergli il pizzo…
I quattro (un coatto “fascista”, un comunista vecchio stampo, un venditore di auto frustrato e un fobico che è riuscito a far fallire un’azienda familiare attiva dal 1910) escogiteranno un piano a dir poco strampalato per evitare di sottostare alle regole della camorra e realizzare il proprio sogno. Un piano che vede coinvolte una vecchia Alfa Romeo Giulia 1300 (Giulia, infatti, non è il nome di una persona ma dell’auto), una cuoca toscana un po’ sui generis, un ghanese e il suddetto emissario che presto si rivelerà discendente di una famiglia di ballerini, cuochi, giardinieri e chi più ne ha più ne metta.
E nonostante i dissidi, le difficoltà e le varie disavventure, tutti insieme riusciranno, ammettendo i propri precedenti errori (molto bella la sequenza in cui brindano ai propri fallimenti), a realizzare questo famoso “piano b”, fino a quando non si ritroveranno nuovamente a scappare di fronte alle proprie responsabilità. Ma dopo il loro “viaggio” di crescita e consapevolezza, saranno davvero disposti a lasciarsi tutto indietro?
Il finale, seppur non lascia spazio a grandi dubbi, rimane sospeso, senza mostrarci chiaramente l’ultimo sacrificio che il gruppo dovrà fare per difendere ciò che è proprio, ma trasmettendoci l’importanza del rimboccarsi le maniche e del coraggio di ricominciare da zero.
RITRATTO DELL’ATTORE
Insieme a Claudio Amendola, ma anche a Stefano Fresi e ad Anna Foglietta, sia da regista che da interprete si è fatto sempre al centro di commedie molto simili a quella trattata in questo articolo, basti ricordare La Mossa Del Pinguino e Smetto Quando Voglio.
Dotato di una naturelezza attoriale non indifferente, con una romanità irresistibile e mai “gridata”, ha diretto dei film sempre apprezzabili, da 18 Anni Dopo a Buongiorno Papà oltre ai già citati Noi E La Giulia e Che Vuoi Che Sia.
Ha recitato, oltre che accanto ad Amendola, Fresi e Foglietta, anche accanto ad attori come Paola Cortellesi, Raoul Bova, Rocco Papaleo, Michele Placido, Alessandro Gassmann, Ennio Fantastichini, Marco Giallini, Claudia Gerini e non solo. Ha avuto anche una piccola parte nel film di Woody Allen, To Rome With Love.
Sembra che la regia stia diventando preponderante nella sua esperienza professionale, come dimostra la frequenza sempre più alta delle pellicole da lui girate, ma nel corso della sua carriera non ha disdegnato anche la recitazione televisiva, prendendo parte a famose fiction come Il Maresciallo Rocca, Don Matteo, Il Bello Delle Donne, Un Medico In Famiglia, I Cesaroni e il ben più interessante Romanzo Criminale.
ALESSANDRA CAVISI