Uno dei supereroi più amati dagli appassionati, Iron Man, ha avuto una degna trasposizione cinematografica grazie all’attore che l’ha portato sullo schermo, l’affascinante Robert Downey Jr., ma soprattutto grazie all’artista, attore e regista, che ha deciso di mettersi dietro la macchina da presa per girare i primi due film della saga a lui dedicata. Parliamo di Jon Favreau, divenuto una star dapprima come interprete brillante di serie tv e commedie cinematografiche, e poi anche come valido regista.
Il primo capitolo della saga, quello di cui ci occupiamo in questa puntata di Non Solo Star, è datato 2008, seguito poi dal secondo del 2010 e dal terzo, in cui Favreau recita soltanto, del 2013.
Ma il buongiorno, si sa, si vede sempre dal mattino, e con l’inizio delle avventure del supereroe d’acciaio, abbiamo avuto modo di appassionarci e fomentarci, ma soprattutto di conoscere a fondo la genesi e l’evoluzione del “gigione” Tony Stark, uomo irresistibile e inarrestabile.
Con grande senso del ritmo e con una giusta introspezione delle psicologie dei personaggi, Favreau racconta, in maniera interessante e divertente al tempo stesso, della lotta di questo ricco e viziato produttore e costruttore d’armi, rimasto vittima di un incidente in medio oriente, rapito da alcuni estremisti che lo forzano a fabbricare un’arma potentissima e poi salvato da un esperto di cibernetica che gli “regala” un organo artificiale, dandogli modo di costruire una potente armatura con cui liberarsi dai suoi sequestratori.
È questa la base dalla quale Stark parte per rivolgere il suo ingegno, i suoi soldi e la sua forza verso scopi più benefici, a discapito del malcontento del suo socio. Ed è così che decide di costruire la sua scintillante armatura, quella che indossa per sconfiggere il male, nella persona di nemici che di volta in volta hanno nomi, facce e scopi diversi. Ed è così che abbiamo modo di assistere a battaglie di ogni tipo e a scontri aerei, senza tralasciare il divertimento e la riflessione al tempo stesso, tipici elementi di ogni comic-book movie che si rispetti, con la classica dicotomia bene-male sempre lì in primo piano.
Come suddetto, il vero punto di forza di questo film, e dell’intera saga, è il suo attore protagonista, decisamente “azzeccato” per la parte, in grado di trasmettere tutta la strafottenza, ma anche tutta la simpatia e la sensualità di questo supereroe che brilla sia con che senza armatura, a differenza di molti altri “colleghi” che riescono a spiccare il volo solo una volta assunti i panni del loro alter ego.
A fare da sfondo, il tema della corsa agli armamenti e in generale la questione bellica, affrontata fortunatamente in maniera leggera e mai retorica, puntando principalmente sulla lotta tra Iron Man e il villain di turno, in questo caso impersonato da un Jeff Bridges irriconoscibile, del tutto concentrato sulla sua missione incentrata sulla costruzione di armi di distruzione di massa.
Il contraltare femminile, invece, è impersonato dalla splendida Gwyneth Paltrow che veste i panni di Pepper, la storica e fidata segretaria di Tony, con la quale immancabilmente nascerà la classica storia d’amore. Ma non è finita qui, perché ad aiutare il protagonista nella sua lotta contro il male, ci sarà Rhodey, l’amico di una vita interpretato da Terrence Howard in questo primo capitolo, al centro di una delle sequenze più adrenaliniche della pellicola, quella in cui Stark viene attaccato da una serie di aerei che lo inseguono per farlo esplodere in aria.
Niente di trascendentale, intenso o profondo, insomma, questo Iron Man, ma una sorta di commedia superomistica che regala una buona dose di spasso e intrattiene in maniera piacevole e intelligente, con un humour mai banale e con una confezione formale decisamente apprezzabile.
RITRATTO DELL’ATTORE
L’abbiamo visto partecipare in diverse serie televisive di successo, tra le quali Friends, Seinfeld e Chicago Hope. Poi ha fatto il grande salto al cinema e ha partecipato a molte pellicole dirette da registi importanti come Hoffa: Santo O Mafioso? di Danny De Vito, Batman Forever di Joel Schumacher, Cose Molto Cattive di Peter Berg e più recentemente The Wolf Of Wall Street di Martin Scorsese.
Come regista ha esordito nel 2001 con Made – Due Imbroglioni a New York, proseguendo poi nel 2003 col famosissimo Elf, due anni dopo con Zathura – Un’Avventura Spaziale, arrivando poi a dirigere la saga di Iron Man, di cui è stato anche protagonista. Dopo aver diretto i primi due capitoli delle avventure di Tony Stark, è tornato dietro la macchina da presa nel 2011 con Cowboy And Aliens (interpretato da Harrison Ford, Daniel Craig, Paul Dano, Sam Rockwell e Olivia Wilde) e nel 2014 con Chef – La Ricetta Perfetta.
Ha prestato anche la voce per alcune opere animate di successo come I Griffin, Star Wars: The Clone Wars ed altri.
Una carriera costellata di successi e di opere forse mai fenomenali, ma sicuramente sempre apprezzabili.
ALESSANDRA CAVISI