Amy e Molly sono all’ultimo anno di superiori e stanno per avventurarsi nel mondo adulto, ognuna con un progetto ben preciso, che però le porterà ad essere distanti e non più inseparabili. Loro sono due “booksmart”, topi da biblioteca, totalmente dedite allo studio e alla costruzione di una carriera futura. Quando, però, Molly si rende conto che anche i compagni di scuola che le sembrano inetti e solo dediti al divertimento andranno in università prestigiose, capisce che forse lo studio non è l’unica cosa a cui un adolescente dovrebbe pensare e quindi decide di andare con Amy ad un party per recuperare tutti gli anni persi in un’unica notte.
Una commedia teen che è anche un coming of age e che straordinariamente ricalca tutti i cliché del genere, riuscendo però a ribaltarli in maniera moderna, intelligente e divertente, grazie alla presenza di tutti i personaggi che siamo soliti incontrare all’interno di queste pellicole, ritratti però con un piglio inusuale e, soprattutto, con un punto di vista molto differente.
Per questo motivo, il titolo italiano dato all’opera prima di Olivia Wilde, La Rivincita delle Sfigate, non è del tutto calzante a quello che in realtà nel film viene raccontato. Visto che le due protagoniste è vero che sono le nerd che solitamente vengono prese di mira e ghettizzate nei teen movie, ma in questo caso sono loro a ergersi al di sopra della massa, ad autoescludersi dalle attività che vedono protagonisti i loro compagni, a guardarli dall’alto in basso perché ritenuti stupidi e inconcludenti, ad avere, insomma, la puzza sotto il naso, senza per questo essere mai trattate male da parte loro, che anzi, cercano di coinvolgerle senza avere mai successo. La “rivincita” che si prendono, infatti, alla fine è una rivincita su loro stesse e sul loro essere state troppo cieche a superficiali nel giudicare troppo in fretta la personalità dei propri compagni.
Quindi si parte da un ribaltamento di prospettive, che tra l’altro non riguarda solo le due ragazze molto intelligenti, furbe, indipendenti e sicure di sé nonostante il loro “nerdismo” imperante, ma investe anche i compagni, i quali ritenuti erroneamente da parte loro idioti, si scoprono comunque pronti ad affrontare un futuro non meno brillante del loro (chi è stato assunto da Google nonostante le diverse bocciature a scuola, chi andrà ad Harvard, Yale e simili).
Da questo punto di partenza partirà l’avventura notturna che le due amiche si troveranno a vivere per poter raggiungere il party in cui scatenarsi e vivere tutte le esperienze che durante il liceo si sono perse per un senso di superiorità che molto probabilmente ha negato loro dei momenti fondamentali nel loro percorso di crescita e di formazione. E qui parte anche la parte più divertente di questo film che, pur raccontando di amicizia, passaggio all’età adulta e distacco non dimentica mai di essere una commedia, a tratti anche deliziosamente demenziale, e ci regala una serie di momenti spassosissimi che vedono le due ragazze sbagliare per ben due volte destinazione e imbattersi in situazioni e personaggi fuori dal mondo (su tutti svetta Gigi, una ragazza apparentemente fuori di testa, che nasconde però una lealtà e un senso di amicizia non indifferente), non sbagliando mai i tempi delle battute e dell’apparizione di un personaggio dopo l’altro (anche la parte dedicata agli adulti è molto ben curata, con un cast che comprende nomi di punta della commedia americana come Lisa Kudrow, Will Forte e Jason Sudeikis), tutti utili alla composizione di questo puzzle in cui tutti gli ingredienti sono mescolati alla perfezione per regalarci un film leggero, ma che va dritto al punto, arrivando anche a commuoverci in un finale in cui finalmente le due ragazze sono pronte a separarsi per iniziare a vivere l’età adulta, non senza prima però abbuffarsi, forse per l’ultima volta, di pancake.
Trailer del film:
RITRATTO DELL’ATTRICE
Tra le tante cause a cui si dedica, spicca quella del femminismo, cosa che si evince potentemente anche nel suo film d’esordio come regista, in cui le due giovani protagoniste incarnano due personalità molto forti.
In tv ha partecipato a telefilm storici come The O.C. e Dr. House, per poi esplodere al cinema partecipando a progetti diretti da registi di punta come Harold Ramis, Paul Haggis, Jon Favreau, Spike Jonze, Andrew Niccol, Ron Howard e recentemente Clint Eastwood nel suo Richard Jewell.
Ma è nelle commedie indipendenti che ha saputo spiccare in maniera notevole, come è accaduto nel film Drinking Buddies di Joe Swanberg in cui ha recitato accanto a Jake Johnson, protagonista della serie tv New Girl.
E la sua propensione alla commedia si nota tutta nel suo lavoro da regista per La Rivincita Delle Sfigate, dove dimostra di conoscere bene la materia e di saperla maneggiare in maniera vincente, sfruttando al meglio il talento delle due giovani e promettenti protagoniste: Beanie Feldstein (già diretta da un’altra attrice-regista, Greta Gerwig, in Lady Bird di cui abbiamo parlato qui: https://www.ithinkmagazine.it/non-solo-star-greta-gerwig/ ) e Kaitlyn Dever.
Nella sua carriera di attrice ha recitato accanto a Russel Crowe, Jeff Bridges, Daniel Craig, Harrison Ford, Mark Duplass, Sam Rockwell e Kathy Bates, dimostrando sempre un talento versatile e rivelandosi all’altezza anche dietro la macchina da presa con questo esordio decisamente fulminante.
ALESSANDRA CAVISI