How I Met Your Mother: risate, gioie e dolori di un gruppo di sei amici per la vita
Dopo Friends, capostipite di questo tipo di serie tv, forse How I Met Your Mother, sit-com andata in onda per ben nove anni, nonostante il finale estremamente deludente e un calo notevole nelle ultime stagioni, si può considerare una delle serie più divertenti e coinvolgenti che la tv americana abbia mai trasmesso. Siamo di fronte ad un gruppo di cinque ragazzi che diventano uomini e donne insieme e che condividono tutti gli aspetti della loro esistenza, risultando a tutti gli effetti una vera e propria famiglia e creando dei legami tra loro che vanno ben oltre l’amicizia.
La cornice è la splendida New York, con i suoi taxi gialli, le sue stupende strade e, soprattutto uno dei suoi pub, quello frequentato giornalmente dai ragazzi che vi si incontrano per raccontarsi tutto quello che gli è capitato durante la giornata (e quasi sempre ci sarà da sbellicarsi dalle risate).
L’assunto di fondo fondamentale, però, è molto particolare: a descrivere il tutto, a ritroso, è uno dei protagonisti, Ted Mosby, che a molti anni di distanza dai fatti narrati, racconta ai suoi due figli seduti sul divano di fronte a lui (del Mosby futuro sentiremo solo la voce, fino all’ultimo episodio in cui verrà mostrato), di come ha conosciuto la loro madre. Madre che viene evocata sin dal primo episodio, ma che arriverà solo verso la fine. Nel mezzo, appunto, tutto quello che è successo ai cinque ragazzi nel corso dei nove anni presi in esame.
Oltre al romantico, sognatore e via via sempre più disilluso Ted, gli altri quattro protagonisti sono la vivace e amorevole Lily, il tenerissimo Marshall (i due, prima fidanzati, diventano poi marito e moglie in una delle storie d’amore più solide mai mostrate sul piccolo schermo), lo sciupafemmine impenitente Barney e la cinica Robin, che entra nella vita degli altri, un giorno in cui Ted la nota nel loro pub e se ne innamora perdutamente.
Grande leit-motiv della serie, infatti, è l’immancabile triangolo amoroso degno di ogni telefilm di questo tipo che si rispetti: Robin, infatti, dopo aver capito che la sua visione di vita è troppo diversa da quella di Ted lo lascia e poco dopo si innamora, ricambiata, di Barney, che per lei rinuncia a fare il playboy incallito. Chiaramente non tutto andrà liscio e qualcosa si spezzerà nel gruppo, fino a quando l’equilibrio e la normalità sembrerà tornare tra i ragazzi.
Ad intrattenere gli spettatori, inoltre, ci sono anche tutte le situazioni di contorno, soprattutto lavorative, che rendono ogni episodio decisamente spassoso: l’avvocato Marshall farà di tutto per rimanere saldo ai suoi principi e per lavorare senza abbassarsi mai a nessun compromesso; la maestra Lily sogna di diventare una pittrice e spesso questa sua aspirazione la porta a delle piccole rotture con il compagno; l’architetto, poi professore universitario Ted, ha spesso a che fare con dei capi decisamente sui generis (uno su tutti il Bryan Cranston che ha dato vita all’indimenticabile Walter White di Breaking Bad); la giornalista Robin cercherà in tutti i modi di emergere e di farsi notare e, infine, c’è l’enigmatico Barney che è pieno di soldi, ma non si capisce mai bene cosa faccia realmente.
Ognuno di loro, inoltre, ad eccezione di Marshall e Lily che rimarranno sempre uniti, intesserà relazioni più o meno serie e durature con altre persone, personaggi ricorrenti che spesso sono riusciti a conquistare il pubblico in maniera decisiva e ognuno di loro, oltre alle situazioni sempre molto divertenti che li vedono protagonisti, vivrà dei drammi (il più delle volte familiari), che li metteranno a dura prova. Quest’ultimo aspetto viene fuori dopo un po’ di stagioni, rendendo questo telefilm piuttosto una dramedy che una sit-com.
Il livello di affezione che si arriva a provare per tutti loro è davvero molto alto, aspetto che scaturisce anche dall’elevato numero di stagioni e già solo questo, unito alle tantissime risate e alle svariate emozioni che ha saputo regalare questo telefilm, può bastare per consigliarlo a tutti gli amanti di serie tv, nonostante il già citato calo, notato da tutti gli appassionati della serie, e il finale che, come già detto, ha lasciato quasi tutti con l’amaro in bocca.
Miglior episodio 2×09 Slap Bet – Lo Schiaffone
Riuscire a citare un solo episodio come il più divertente di una serie che conta una marea di episodi è davvero impensabile, anche perché ci sarebbero da citare in toto tutte le prime quattro-cinque stagioni.
Nonostante questo, però, ci teniamo a consigliare un episodio che ha dato il via, come molti altri, ad alcune “ricorrenze” indimenticabili della serie (spesso verrà rievocato un ananas, così come una zucca, una capra, un ombrello giallo e molto altro): la scommessa dello schiaffo.
Il “povero” Barney, infatti, da questo episodio fino alla fine della serie, vivrà sotto la costante “minaccia” dell’arrivo di uno schiaffone da parte di Marshall, a causa di una scommessa persa. Inutile dire che Marshall in primis, ma anche il resto del gruppo, fa di tutto per far vivere al ragazzo la cosa con una sorta di “terrore psicologico” dato dal fatto che lui non saprà mai né come né quando gli arriverà questo schiaffo.
La scommessa, poi, già di per sé si basa su un assunto spassosissimo: Robin si rifiuta fin troppo perentoriamente di andare al centro commerciale e così gli altri cominciano a chiedersi il perché. Marshall sostiene che Robin possa essersi sposata giovanissima all’interno di un centro commerciale, mentre Barney pensa che l’amica possa avervi girato un film porno. Ovviamente nessuna delle due ipotesi è reale (e quella reale sarà ancora più divertente di quanto possiate pensare), ma Robin, per divertirsi alle spalle di Barney, decide di sostenere la tesi di Marshall.
Quando però il playboy scoprirà di essere stato raggirato, darà tre schiaffi di seguito al suo amico, il quale per vendicarsi lo porrà di fronte ad una scelta: ricevere dieci schiaffi consecutivamente o cinque quando meno se l’aspetta. Ovviamente Barney sceglierà la seconda opzione e questi momenti imperdibili ci accompagneranno per tutta la serie.
ALESSANDRA CAVISI