I GoDA (Gli Occhi Degli Altri) hanno ideato per i lettori di I Think Magazine una playlist esclusiva in cui non solo hanno inserito selezioni musicali strepitose e per tutti i gusti ma hanno dato spazio anche a tutto il loro entourage (fotografa e manager compresi) per forgiarla al meglio.
Ne deriva un concentrato adrenalinico di puro rock che davvero, se sarete alla guida alle quattro di mattina, non potrete far a meno di ascoltare. Ecco a voi la playlist dei GoDA:
Questa è la playlist dei GoDA, pensata per essere ascoltata alle quattro di mattina alla guida (sobria!) di ritorno da una serata, con ancora 50 km prima di arrivare a casa.
N.B. Il disagio che traspare è abbastanza normale.
Stefano Morganti (voce): Negrita – Bambole
La mia canzone di musica italiana preferita in assoluto. Non c’è molto da spiegare: i Negrita e Pau sono dei compagni di viaggio incredibili in macchina e riescono a trasmettere vari temi sia con leggerezza che con impegno. Questa canzone in particolare assume un gusto unico se ascoltata la sera tardi quando si torna a casa.
Sonic Youth – Schizophrenia
Questa canzone riesce sempre a gettarmi in una bolla di riflessione personale. Esattamente come quando si guarda fuori dal finestrino del treno o quando si sta seduti sotto la doccia, i pensieri vanno da soli. È molto figo il testo, che parla di come si possa trovare leggerezza nella follia.
Pietro Bonaiti (batteria): Titus Andronicus – A More Perfect Union
Loro racchiudono tutta l’energia sporca del punk e tutta la melodia che serve a mio parere. I loro dischi puoi ascoltarli mentre torni a casa la sera, mezzo-rincoglionito, per tenerti sveglio, oppure per caricarti. Voce strepitosa.
Awolnation – Hollow Moon
Aaron Bruno non lo conoscevo, nonostante abbia poi scoperto essere relativamente famoso. Quest’estate, durante una di quelle sere in cui non hai voglia di muoverti, sono capitato per caso a Bergamo e li ho sentiti headliner ad un festival. Ho subito comprato il disco e da allora li ascolto a rotazione continua.
Alessandro Beri (basso): Sigur Rós – Olsen Olsen
Sigur Rós perché se alle quattro del mattino arriva lo stronzo col Porsche che ti fa i fari riesci a mantenere la calma zen e non scendi a menarlo.
Edda – Pater
Edda, perché se il tipo continua a sfanalare… un po’ di violenza ci vuole!
G. (chitarra): Smashing Pumpkins – 1979
Incredibile come questa canzone riesca a farti vivere momenti che non hai mai vissuto realmente.
Alle quattro di mattina, quando il cervello sta per spegnersi, è il momento ideale per sognare ad occhi aperti.
Radiohead – Fake Plastic Tree
Dopo ore e ore di soundcheck, concerti e musica, la voce di Thom Yorke è l’unica cosa che riesco ad ascoltare alla fine della giornata, soprattutto in questo brano.
Vanessa (photography): Manetti! – You And I And The Screaming Trees
Questa canzone ha il potere di cullarti. Alle quattro di mattina, mentre sei in macchina, la sua melodia ti fa perdere fuori dal finestrino. Ti fa dimenticare la stanchezza e i kilometri. Tre minuti e cinquantacinque di estasi.
Giorginess – Non Ballerò
Quale posto migliore dove poter cantare urlando a squarciagola se non in macchina di notte? A maggior ragione con un testo con il quale chiunque almeno in parte può ritrovarsi. Parte integrante dei viaggi di ritorno, quando la canzone esplode in tutta la sua rabbia nel finale… i finestrini tremano!
Zanna (management): Deep Purple – Burn
Non c’è niente da fare, sono un sentimentalone e amante dell’antica arte del rock. Scegliere una canzone dei Deep Purple è sempre complicato, ma, senza cascare nella banalità di Smoke on the water, son dell’idea che Burn raccolga al suo interno tutto quello che voglio dalla musica: capacità compositive, riff orecchiabili ma non scontati, energia, assoli anomali, droghe e chitarre infuocate… We burn!
Pantera – Walk
Dr. Jakyll quanto ascolto i Deep Purple e Mr. Hyde quando arrivano i Pantera. Mettete un loro cd in macchina e lasciate che vi salga dai piedi al cervello. È un pugno di Tyson, uno schianto contro un muro, un qualsiasi cosa di cattivo e violento che finisce per esaltarti.
Walk è una canzone semplice ma nella sua semplicità riesce a trasmettermi tanto, tantissimo… Sono i Pantera, non c’è un cazzo da fare!