Umberto De Candia ed Enrico Zurma, ovvero gli Humble, si sono formati come duo fondendo ingredienti pop, funk, r’n’b, soul e rap in un impasto urban morbido ed elegante. L’album Getaway è la prima prova su lunga distanza della loro proposta, che mostra un chiaro afflato internazionale tanto musicalmente quanto attraverso i titoli dei brani stessi, ciascuno dedicato a una diversa città del mondo. Ascoltando il disco viene fuori un po’ alla volta la ben amalgamata fusione delle diverse anime artistiche di De Candia e Zurma, che i due musicisti ci svelano un po’ meglio in questa bella playlist forgiata appositamente per i nostri lettori. Questi che trovate qui di seguito sono brani imprescindibili per comprendere la loro musica, infatti, dopo aver ascoltato questa playlist, sarà possibile scoprire nuove sfumature nascoste tra le note e gli arrangiamenti del loro debut album e iniziare ad apprezzarlo sotto una luce ancora diversa.
::Playlist:: by Humble – “Citylist“
::Selezioni di Enrico Zurma::
Kan Sano – Star in My Eyes
Prefettura di Hyōgo, Giappone.
Un amico mi ha introdotto a questo fantastico artista. R&B soul molto raffinato e dal suono molto moderno, con pochi suoni ma scelti in maniera molto accurata. Ho trovato il suo stile sempre fresco, soprattutto nell’album Ghost Notes. Nota di merito anche ad una cover, Think Twice di Donald Byrd, aggiunta nel disco Blue Note Re:imagined, contente dei rifaccimenti di brani di successo dell’etichetta Blue Note Records.
Thom Yorke – FeelingPulledApartByHorses
Wellingborough, Regno Unito.
Ammetto di aver trovato tardi Thom lungo il mio percorso di ricerca musicale ed è stato amore a primo ascolto dai Radiohead, poi mi sono addentrato nello specifico ed ho apprezzato particolarmente anche l’ultimo progetto, The Smile, sempre. Li ho visti in concerto a Ferrara ed anno chiuso con questo incredibile brano di Thom, secondo me una sorta di mantra, che mi porta non in una città specifica, ma più in mezzo alla natura, ad un bosco, con un fuoco acceso per far iniziare un rito.
Tom Misch – Lost In Paris
Londra, Regno Unito.
Proprio da Londra, è iniziata la ricerca mia dei suoni per l’album e quando ho scoperto Tom Misch è stato amore al primo ascolto, soprattutto in questo dove ha reso il pop pieno di sfumature di neo-soul e di acid-jazz. Da quando ho scoperto questa traccia non ho più smesso di ascoltarlo. Geography, assieme a all’ep 5 Day Mischon, sono le sue uscite che preferisco.
John Mayer – Waiting On The World to Change
Bridgeport, Connecticut, Stati Uniti.
Vi porto in America con John, che è un altro artista che amo come Misch. Mi piace in quasi tutte le sue sfaccettature. In Waiting e tutto l’album Continuum, per me è nella sua versione migliore: pop, R&B, soul, funky, blues. Si può trovare quasi tutto senza mai che ci sia troppa confusione in ogni brano. L’accoppiata con Steve Jordan ha dato frutto ad una sequenza di brani super interessanti e mai scontati.
Björk – Joga
Reykjavík, Islanda.
Non posso non citare Björk, trovata troppo tardi come Thom Yorke, mi ha aperto un mondo sul lato produzione. Sicuramente una degli artisti più particolari, controversi e contro l’etichettazione della musica e dell’arte. Qua ci troviamo in Islanda dove oltre a lei escono artisti del calibro di Sigur Rós per citarne altri. Un territorio sicuramente magico che spero di visitare prima o poi.
::Selezioni di Umberto de Candia::
Michael Jackson – Bad
New York.
Era il 2019, ebbi la fortuna di poter andare a New York per dodici giorni. Alloggiando a Bed Stuy, da Brooklyn fino a Manhattan c’erano circa una decina di fermate della metro. A metà strada, c’è la fermata di Hoyt – Schermerhorn. Passandoci, e osservando la banchina, una sensazione mi ha pervaso: perché conosco questo posto? Perché non mi è nuovo? Avevo visto quel posto centinaia di volte. Era stata la location del video di Bad.
Snoop Dogg, Justin Timberlake, Charlie Wilson – Signs (prod. by The Neptunes)
Las Vegas.
Prima della sfera gigante e degli U2, prima di 24k Magic, durante la pre adolescenza questo brano mi ha fatto capire cosa mi piaceva musicalmente. Snoop Dogg in stato di grazia, Justin Timberlake e Charlie Wilson che vocalmente fanno una masterclass e la produzione di Pharrell e Chad Hugo che ha letteralmente fatto scuola.
Renato Carosone – Torero
Napoli.
È incredibile come una canzone scritta nel 1957 pare descrivere alla perfezione la mia vita nonostante i diversi presupposti iniziali. Un ragazzo che fantastica guardando fumetti è incredibilmente uguale a me che fantastico sulla musica.
P. S. Leggo anche troppi fumetti.
Usher – U don’t have to call
Los Angeles.
Mi piace pensare che siano così tutti i party in California. È il video che vorrei avere i soldi di girare. Vorrei essere Usher? Vi rispondo con un’altra domanda: voi la sapete fare una coreografia sui wheelies?
Amy Winehouse – Stronger than me (Live)
Camden Town.
Non guarda direttamente in camera per un po’. Anche dopo aver iniziato a cantare. Dopotutto era una ragazza che in quel momento stava cantando le sue pene d’amore sulla tv nazionale inglese. Era quello Amy, una ragazza che scriveva solo quando soffriva. E mi piace immaginarla ancora così: una chitarra in mano, decine di fogli davanti, seduta per terra…