Il DUbbio è a volte un duo, a volte un trio o forse una one-man-band nata dalla mente, dalla penna e dalla composizione di Niko Lotti (già bassista nei La Musa e Il Demone Meschino), che ad un certo punto della sua vita artistica ha sentito la necessità di sperimentare una nuova strada musicale più personale, forgiata fondamentalmente su testi dedicati a riflessioni sulla generazione dei trentenni di oggi, sulla società dei consumi sfrenati, sul materialismo e sulla perdita dei valori. Questi testi, soprattutto “parlati”, sono stati fusi con basi elettroniche coinvolgenti e insieme hanno dato vita alle composizioni di Evoluzione, primo disco della band (o one-man-band) pugliese.
Ad accompagnare Niko Lotti in questa nuova avventura sonora ci sono alcuni dei compagni di sempre, ovvero Gianfranco “Mode G” Chieppa e Fabio Lotti, entrambi con Niko nelle precedenti formazioni. Insieme hanno dato vita ad un progetto sicuramente molto particolare, lontano dalle logiche di mercato e dagli ascolti ammiccanti che passano in radio; un progetto ambizioso ma soprattutto nato dal bisogno di far sentire la propria voce contro la passività e l’alienazione dilaganti.
Abbiamo interpellato il suo principale artefice, appunto Niko Lotti, proponendogli di redigere una playlist per i nostri lettori, con lo scopo di comprendere meglio il background che si cela dietro ad una proposta musicale insolita come quella de Il DUbbio.
Ecco qui la playlist ideata da Niko, intitolata 10 anni 10 volte.
::Playlist:: by Il DUbbio – “10 anni 10 volte“
Offlaga Disco Pax – Robespierre
Elettronica, trip-hop, basso sincopato, spoken e rock! Una scoperta fatta 10 anni fa, un racconto di un’esperienza vissuta su un tappeto di musica elettronica che poi si è rivelato una grande fonte di ispirazione per Il DUbbio.
Verdena – Contro La ragione
I grandi restano sempre grandi anche 10 anni dopo. Ho sempre ascoltato i Verdena e visti anche diverse volte dal vivo e dopo due album che, seppure hanno avuto un grandissimo successo, non hanno incontrato appieno il mio apprezzamento, ecco che arriva Endkadenz Vol.1, che mi rievoca i fasti di Valvonauta.
Tool – Ænema
Controtempi su controtempi per una band che ha riscritto la storia del rock. La band a mio avviso più completa attualmente esistente. Un brano da ascoltare almeno 10 volte prima di iniziare a carpirlo appieno.
Afterhours – Voglio una pelle splendida
Gran parte della mia giovinezza è rinchiusa in questo brano. Gli Afterhours sono stati i portabandiera dell’indie rock italiano e questo brano, tratto da Hai Paura del Buio?, risulta ad oggi ancora fresco nonostante l’età. Mi è piaciuta anche la versione cantata da Samuel dei Subsonica.
Smashing Pumpkins – 1979
La dolcezza del rock perfetto. Un brano malinconico e pieno di ricordi per la ballad pop tratta dal capolavoro degli Smashing Pumpkins, Mellon Collie & The Infinite Sandness.
Foo Fighters – Everlong
Non sono mai riuscito a tenere la testa ferma quando ascolto questa canzone. I Foo Fighters oggi non hanno bisogno certo di presentazioni in quanto rock band mondiale, ma a quei tempi, quando i video passavano su MTV, molta gente li guardava storcendo il naso pensando che godessero della fama di Dave Grohl in quanto ex-Nirvana. Illusi!
Pearl Jam – Jeremy
La ribellione vera del grunge rock. Un brano intenso e tagliente dove Eddie Vedder canta in maniera ineccepibile ed ineguagliabile. Tutti i bassisti almeno una volta hanno suonato il giro di questa canzone.
Nine Inch Nails – Starsuckers, Inc.
L’utilizzo dell’elettronica nel rock più cupo. Era uno dei video più scabrosi tra quelli che passavano su MTV; anche l’urlo finale di Marilyn Manson a quei tempi incuteva un certo timore. Diciamo che i NIN hanno inventano il metal da discoteca!
Chevelle – Send the pain below
Dolcezza e aggressività al tempo stesso. Gli Chevelle sono un trio post-grunge-rock che meriterebbe molto più successo internazionale.
Puscifer – Grand Canyon
Un muezzin che canta su un tappeto post-rock. Maynard James appena apre bocca per cantare crea capolavori. I Puscifer nascono quasi per divertimento del loro frontman durante i periodi di pausa tra A Perfect Circle e Tool ma il risultato è sempre lo stesso: la perfezione.
Blink 182 – I Miss You
Bastano pochi strumenti e due accordi per creare un brano perfetto. Sicuramente il brano più pop di questa playlist ma onore al merito ai Blink 182 per questo gioiellino.
Marlene Kuntz – Nuotando nell’aria
Per chiudere gli occhi e volare. I Marlene Kuntz sono una band che rappresenta l’indie rock nel lato più fine ed introspettivo. I testi di Cristiano Godano sono delle vere e proprie poesie e Nuotando nell’aria rappresenta la loro prima poesia musicata, quella che non si dimentica mai.