Alessandro Meneghini, Luca Gazzola, Marco Lucchini e Filippo Lorenzo Mocellin, ovvero i Virtual Time, sono una band vicentina nata nel 2012 e legata al rock anni ’70.
Dopo un primo ep che li ha portati a suonare anche fuori dai confini nazionali e dopo un singolo, Fire World II, che li ha fatti notare anche da Virgin Radio e da MTV New Generation, hanno dato recentemente alle stampe Long Distance, in cui trattano il tema delle distanze, soprattutto di quelle nei rapporti con le persone care, attraverso una doppia sfaccettatura di condivisione e lontananza.
Ricollegandosi al leit motiv del disco, i Virtual Time hanno deciso di proporre in esclusiva per i nostri lettori una playlist intitolata Lunghe Distanze, abbinando ciascun brano alle tracce del loro disco. “Lo scopo – hanno dichiarato – è riuscire a viaggiare per dedicare tempo a se stessi e riflettere e divertirsi con questa manciata di brani!”.
Eccovi qui la loro playlist e… buon viaggio!
::Playlist:: by Virtual Time – “Lunghe distanze”
Rival Sons – Electric Man
La potenza per cominciare ogni viaggio! Rival Sons è nel cuore di noi Virtual Time. Bisogna sempre essere elettrizzati per partire e fare le proprie scelte “ricordando sempre chi siamo veramente”. Ecco parafrasato il titolo del brano di apertura del nostro primo album, date un buon ascolto alla nostra Remember (who you are).
Led Zeppelin – Night Flight
“He sat laughing as he wrote the end’s in sight” frase portante del ritornello della nostra Mr. & Mrs Barracuda. Il viaggio come percorso che si sa già che finirà. Il nostro brano racconta la storia di due proprietari di un locale a noi caro che purtroppo ha chiuso battenti.
Black Keys – Weight Of Love
Il peso dell’amore, tema molto sentito in casa VT e che ci fa riflettere molto durante le serate passate insieme. Ballata che ti porta in luoghi dove in solitudine possiamo andare. I Black Keys affrontano questo tema nel loro ultimo album con questa ballata. E come non associare questo brano a Blow Away, che nasce da una delusione d’amore?
Shtevil – On Fire
In amore bisogna essere sempre “on fire”! Che sia affetto o sesso il minimo comune multiplo è il calore! Come vedete la nostra Waves are calling? Vi lasciamo nel dubbio amletico: si parla di sesso o amore? A voi la scelta. Shtevil invece è bello carico.
Kings of Leon – Sex On Fire
Il nostro brano Fire world II parla d’amore, distruzione, paura, rinascita. Intorno al falò con gli amici di sempre a ballare e cantare e, perché no, magari con una bella ragazza con cui sperare di costruire un rapporto duraturo e sincero per poi scappare insieme. Ma chi si mette in gioco? Il fallimento è dietro l’angolo. I Kings Of Leon sono una band che crea un rock mai estremo ma sempre in tensione. Noi “virtuali” amiamo molto i loro album ma soprattutto questa Sex On Fire, dove ci piace immaginare che anche loro ballino intorno al fuoco.
Muse – Starlight
Che bomba con i Muse! Il nostro batterista si ispira molto a questa band. Starlight ha una struttura simile alla nostra Free From My Chains.
Paolo Nutini – Scream
Del sano funky lo troviamo nella chitarra del ritornello di Red Cross. Un abbinamento con Paolo Nutini è di dovere.
Creedence Clearwater Revival – Down On The Corner
Brano che a noi Virtual Time fa muovere davvero il culo e che ci riempie di gioia ad ogni ascolto. Lo metteremo volentieri in loop! Tanto ci piace che lo abbiamo utilizzato come confronto per creare il mix di (Valhalla) Slave’s wisdom.
Red Hot Chili Peppers – Suck My Kiss
Carica a mille! L’incomunicabilità. Ecco il messaggio portante anche di Dinosaur Jr.
Jack White – Lazaretto
Ispirati da come utilizza i fuzz il nostro Jack, abbiamo scelto il mix adatto per rendere al meglio il riff di I Feel Sad. Volume a palla e spacchiamo i culi col rock!
Alabama Shakes – Sound & Color
Gli Alabama Shakes con il loro secondo album hanno creato un capolavoro. Il CD si apre con questa Sound & Color che lascia attoniti e spensierati con un pizzico di melanconia. Noi chiudiamo il nostro primo lavoro in studio con Man On the Moon. Questo brano parla della difficoltà di comunicare e di come una visione da un punto di vista terzo sia necessaria in molte situazioni. “Man on the moon, tell me about what people do”. Il titolo del brano vuole omaggiare anche la madre (MOM), persona sempre pronta ad amare il figlio nel momento di bisogno.