Afrofulu – che tradotto letteralmente vuol dire “afro spazzatura” – è il titolo del nuovo album firmato dal progetto Above the Tree & Drum Ensemble du Beat e dato alle stampe con la label marchigiana Bloody Sound. Anticipato dal singolo digitale Talker X, il full length giunge dopo una pausa di ben dieci anni rispetto al debut album Cave_Man e segna un vibrante passaggio per il connubio artistico di Marco Bernacchia (Above the Tree, Stregoni) ed Edoardo Grisogani (Drum Ensemble du Beat, Tetuan).
Il sound tropicale delle tracce è ben amalgamato con la musica techno/trance e in alcuni brani, come Bufalo, addirittura si percepiscono sfumature di tribal-house. Curioso, in questa prima traccia che apre l’album, è anche l’uso di campionamenti raccolti dalla tradizione afro dei canti tradizionali dei popoli sub-sahariani. Nei brani successivi che compongono il progetto ritroviamo invece anche estratti dei discorsi di Malcom X e Martin Luther King che impreziosiscono il risultato finale.
Afrofulu è un viaggio psichedelico costruito ad arte dalle mani di Bernacchia, che in questo caso veste i panni del direttore artistico stravolgendo, editando e rimontando le registrazioni fornitegli da Grisogani insieme a Luca Rizzoli, ottenendo così un sound contemporaneo che si muove tra elettronica selvaggia, afrobeat e psichedelia tropicale.
Ascoltando Afrofulu si aprono scenari che lasciano molto spazio all’immaginazione, prendendo le mosse però da un punto di partenza ben preciso: l’Africa, cuore pulsante del mondo, da dove provengono ritmi ancestrali guidati dal suono prorompente delle percussioni. Ne è emblema Lagos, che travolge tra i suoni, le voci e il ritmo incalzante.
La musica di Afrofulu tradotta in immagini è una corsa clandestina d’auto in mezzo al deserto che sfreccia dal Niger, attraversando le nuvole di sabbia, le foreste tropicali, passando per graffiti scoloriti, comunicando forti riferimenti al collasso dell’occidente, fino ad arrivare nelle discoteche afro del mare Adriatico, con riferimenti alla nu-club, alla trance e alla techno music anni 90. Le tracce dell’album sono tra loro legate da un elemento imprescindibile dell’afro beat, così come della techno, è il ritmo crescente del drum e di bonghi a legare le cinque tracce di Afrofulu.
Il lavoro di Above the Tree & Drum Ensemble du Beat è tutt’altro che sperimentale ma è un esempio di geometria perfetta della musica, di come quando i tasselli della ritmicità messi al loro posto, esattamente dove devono stare, producono un sound fluido e insieme psichedelico. Il minutaggio delle tracce è lungo, per dare la possibilità a chi lo ascolta di immergersi lentamente ma anche profondamente nel viaggio di Afrofulu.
Potete ascoltarlo da qui:
TALIA MOTTOLA