I salernitani Brothers No More sfornano il loro EP eponimo di cinque brani, che affonda le radici nel post punk e nella new wave, preparando così un ottimo biglietto da visita personale e decisamente in grado di convincere.
Partiamo dal principio. Fin dal primo brano Falling Grace, la band sa toccare le corde giuste, tanto è vero che sin dalle prime battute questo brano si impone nella mente con un ritmo incalzante tipicamente British, facendo di Falling Grace una di quelle tracce da salvare immediatamente in playlist e ascoltare ripetutamente grazie anche al suo stile post punk che di questi tempi si sta riuscendo a ritagliare sempre più spazi che contano.
Qualcosa di simile si può dire anche per il brano successivo, la title-track, canzone che riporta alla mente sonorità anni 90 senza mai dimenticare l’originalità. Brothers no more è una traccia dotata di un ottimo intermezzo musicale e che non solo si lascia ascoltare con facilità ma riesce perfino a incastrarsi immediatamente tra le pieghe della memoria.
Technicolor è il terzo brano di questo interessante EP, una buona riuscita per un pezzo che presenta un sound accattivante e ricco di chiari riferimenti ai primi Radiohead e ai R.E.M., seguito da White Daffodils, brano che allo stesso modo richiama atmosfere Brit, le quali trovano terreno fertile per crescere e fiorire. Con questi due brani i Brothers No More dimostrano una volta di più di essere una band che ha tutte le carte in regola per trovare il proprio posto nel mondo della musica anche – e questo ci auguriamo per loro – a livello internazionale. Mostrano conoscenza, originalità e una sottile caparbietà che poche volte si sentono nell’abito della musica indipendente.
The Caregiver è l’ultimo brano presente in questo debut album e chiude il cerchio in maniera perfetta, imprimendosi nella testa senza uscirne più.
Cinque brani non sono abbastanza per gridare al miracolo, ma sicuramente i Brothers No More sanno quel che fanno e lo portano avanti nella maniera giusta, grazie ad uno stile autentico e molto coinvolgente. Nonostante i loro brani si fissino indelebilmente nella mente dell’ascoltatore, non si può dire che siano una band “facile”. I loro testi sono poetici, ricchi di significato ma allo stesso tempo capaci di farsi ascoltare, di raggiungere più livelli di comprensione, e questo è quello che ci ha conquistati maggiormente.
Pubblicato con l’etichetta Dirty Beach, questo EP promette di essere molto di più di una piccola meteora nel panorama musicale perché i Brothers No More hanno proprio tutte le possibilità per lasciare un segno positivo. Non resta altro che ascoltarvi questo bel dischetto immergendovi in una piovosa ma piacevole atmosfera British.
Qui potete ascoltarlo su Spotify:
GRETA COCCONCELLI