Tremate! Tremate! Le Fucksia son tornate! E questa volta con un full lenght, Exagerat3, dato alle stampe sempre per Elastico Records in collaborazione con Fluido Studio. In questo lavoro il trio conferma la miscela già ascoltata negli episodi precedenti: sound elettronico che culmina in un drum and bass equilibrato, ma aggiunge numerose collaborazioni con artisti del panorama musicale italiano e internazionale: Chocolate Remix, il duo sperimentale So Beast composto da Katarina Poklepovic e Michele Quadri, la rapper umbra Mc Nill e infine l’eccentrico Andy della storica band Bluvertigo.
Il titolo è emblematico, “esagerate” è infatti anche l’insulto che più spesso viene rivolto alle donne poco “obbedienti”, quelle che alzano la voce, che esprimono con vigore il proprio dissenso, quelle che lottano contro il patriarcato e le disuguaglianze. Con questo disco le Fucksia sanciscono ancora una volta il loro impegno politico strettamente intrecciato alla produzione artistica e musicale.
L’ album è nell’insieme un grido di rivoluzione e di rivalsa, brani come L8 sempre suona quasi come una marcia in difesa alla lotta contro il patriarcato: la voce fuori campo che ascoltiamo nel brano affiora in un’analisi a dir poco antropologica.
La prima traccia del disco, Body, anticipa subito la direzione in cui si sta andando: esattamente dritto senza ripensamenti, oltre i confini della realtà, del consentito e del concesso. Il brano con Andy denuncia una Fake Society passando da un’elettronica energica, come del resto lo è tutto l’album, attraverso il suono del sax che introduce la voce dell’ex componente dei Bluvertigo. Si passa poi al suono urban nel featuring con la rapper Mc Nill, in Nobody Needs che squarcia in due l’intero disco, quasi a metà percorso l’album prende così un’altra piega. A parte il grido di lotta in Give a Damn, ci si ritira infatti in un’aurea più introspettiva con il brano Mom, cui sfera politica e personale si fondono: il lutto verso la perdita di una madre è un evento doloroso e traumatico di fronte al quale ci si sente smarritə a qualsiasi età e momento della vita. Mom è una lettera aperta di una figlia ad una madre che per una vita intera si è fatta in quattro per i suoi figli, che ha tacitamente accettato e subito le bugie e i tradimenti del marito, mettendo i suoi desideri e i suoi bisogni sempre in secondo piano. Un giorno però è arrivata la malattia e poi la morte e non c’è stato più spazio per le scuse e non c’è stato più tempo per rimediare al dolore. Punizione o benedizione, la morte è arrivata e ha portato via irreversibilmente una donna, una moglie, una madre che ci ha insegnato a ballare, a prenderci quello che desideriamo, ad essere noi stesse e ribellarci di fronte alle ingiustizie. Deeper e Occhio Perdente, brani che giungono in chiusura, arricchiscono ulteriormente il discorso complessivo dell’album. In particolare il primo di questi due, Deeper, che ci immerge lentamente in un viaggio nell’oscurità, planando all’interno del rave, “ci si perde per ri-incontrarsi”. Tutto e nulla. Luce e buio. Atmosfera evocata anche dalla citazione della canzone We Share Our Mothers Health dei The Knife, cantata dalla voce eterea di Katarina Poklepovic dei So Beast.
Mariana Mona Oliboni, Marzia Stano e Poppy Pellegrini hanno colpito ancora una volta nel segno con questo lavoro targato Fucksia. Transfemministe e queer, sono la combinazione perfetta tra attitudine punk, ambientazioni rave, sonorità dance e rap. La loro musica è un trittico di adrenalina, passionalità ed energia rivoluzionaria e di questo Exagerat3 ne avevamo proprio bisogno.
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TALIA MOTTOLA