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Decostruire e ricostruire l’inverno dell’uomo con il “Bon Ton” de L’IO

LioBonTonCOVERDecostruire e ricostruire l’inverno dell’uomo è cosa assai frequente oggi.

Molti artisti, che siano musicisti, scrittori, poeti o registi, sempre più spesso abbandonano il normale flusso per raccontare attraverso un mezzo la progressiva caduta dell’uomo negli inverni del suo cuore e delle sue città.

L’IO, con l’album BonTon, si inserisce proprio in questo contesto di demolizione e rinsaldamento di idee e attimi, e lo fa in un modo tutto italiano di ridere piangendo delle nostre disgrazie familiari e dei drammi d’amore delle nuove generazioni.

Gli undici brani del disco partono con un numero, lo zero, quasi ad identificare ciò che si diceva prima, un desolato inizio dove non c’è niente e che piano piano si va a costruire con i numeri e le storie della tracklist, ingranando a pieno regime dal secondo brano del disco, Quando Sbagli.

Quello che colpisce durante l’ascolto è la capacità di raccontare emozioni e situazioni in modo quasi romanzato, i testi sono infatti veri e propri spezzoni di vita infarciti di deviazioni sonore come risate o altri frammenti di quotidianità che, unite al linguaggio scurrile di strada, permea di un fascino tutto italiano e rivoluzionario questo album.

Da lodare anche la capacità de L’IO, all’anagrafe Flavio Ciotola, di rendere le undici tracce omogenee dal punto di vista stilistico, con musica e testo che, pur raccontando storie diverse, sono unite da un sottofondo melodico e concettuale simile, facendo sembrare il tutto come un lungo discorso di qualche vecchio amico incontrato una domenica pomeriggio nel bar davanti al nostro vecchio e decadente condominio di periferia.

E il tutto senza sacrificare la parte strettamente musicale, che vede ogni strumento (tranne la batteria) suonato dall’artista in modo impeccabile e con discreta bravura nell’unire sovente melodie di chitarra a synth vocali o strumentali di vario genere.

Alla fine ci si ritrova con il sorriso sulle labbra pur avendo ascoltato di drammi che tutti, più o meno, abbiamo vissuto nella nostra vita e questo perché L’IO riesce a demolire e ricostruire da zero quelle che sono le speranze, l’amore o, semplicemente, la vita della generazione 2.0.

La pagina facebook ufficiale: www.facebook.com/liomusica

Il canale youtube ufficiale: https://www.youtube.com/channel/UCdt-TiDZGXBmtlbQ2xD053w

L’album su Spotify: http://open.spotify.com/album/6doXoMNPOZ6E6ZRzF81cSl

RICCARDO ROSSI

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