La grande storia si muove in una dimensione inusuale, al di sopra del lento scorrere di una vita comune, in un mondo dove i grandi eventi storico-politici paiono lontani, distanti e non sempre investono normali vite frenetiche. C’è stato però chi ha saputo raccontarli, chi si è posto quasi con ostinazione il compito di trasmetterli al prossimo: il mondo musicale. Spesso la musica ha riempito quel vuoto, ha posto in essere una forma diversa di “disobbedienza civile”, ha cantato, scritto, narrato con coraggio le sofferenze collettive che hanno colpito l’umanità tutta. Allo stesso modo, ha saputo dar voce a piccole a sofferenze nascoste, eventi bui che si è preferito nascondere sotto il tappeto del politically correct.
Maurizio Galli, con il suo libro I solchi della storia – Gli avvenimenti che hanno ispirato grandi musiche, edito da Vololibero, ripercorre gli eventi più emblematici della storia dal 1700 a oggi e ne ricostruisce un fil rouge musicale, che non si limita a evidenziare brani “inevitabili” ma spesso riscopre canzoni meno conosciute al grande pubblico.
I solchi della storia ricorda tappe di vita necessarie, imprescindibili, giorni “memorabili”, che è necessario non dimenticare anche, o forse soprattutto, oggi. Il ritorno a casa in autobus di Rosa Parks, rimasto nella memoria di tanti grazie a Blackbird dei Beatles o l’allunaggio e la caduta del muro di Berlino, entrambi cantati da David Bowie in Space Oddity e Heroes. Maurizio Galli non si esime di riportare alla memoria collettiva episodi oltre modo drammatici come la disastrosa guerra in Vietnam, che la musica ha saputo riplasmare attraverso le forti sonorità rock di Fortunate Son, scritta dai Creedence Clearwater Revival, vero e proprio atto di protesta contro la strage di giovani ragazzi delle working class mandati a morire da uomini con gli occhi a stelle e strisce; oppure il disastro di Chernobyl, presente nel brano Resta dei nostrani Litfiba. Ogni canzone scelta da Maurizio Galli, sia più o meno conosciuta, rappresenta un movente per riflettere su quanto la Grande Storia è in realtà qualcosa che riguarda la collettività, qualcosa con cui l’uomo, grande o piccolo che sia, dovrà sempre fare i conti. La musica per anni ha dato voce a chi non ne ha; ha urlato, spesso con tono impudente, ciò che di sbagliato c’è nel mondo. Il mondo musicale, non si è mai voltato dall’altra parte ha sempre guardato la realtà per come è, pur non smettendo di immaginare come potrebbe essere. Raccontare la storia, mettere nero su bianco gli avvenimenti che hanno segnato la collettività è possibile proprio grazie all’azione catartica della Musica.
Maurizio Galli in I solchi della storia – Gli avvenimenti che hanno ispirato grandi musiche attua un’operazione che nella sua semplicità riesce perfettamente: ricostruisce in forma semplice e lineare un evento storico e, con la scelta musicale adeguata, ne fornisce una lente d’analisi capace di raggiungere un’ampia platea di lettori e ascoltatori, senza porsi mai in cattedra. Chiunque si troverà tra le mani questo libro si ritroverà a far parte di una avventura che è semplicemente quella di tutti noi, e riceverà in cambio non solo qualche domanda in più e qualche sicurezza in meno, ma anche tanta buona musica.
La scheda del libro sul sito della casa editrice: https://www.vololiberoedizioni.it/i-solchi-della-storia/
GRETA COCCONCELLI