Uno pseudonimo attraverso cui varcare confini musicali inesplorati, reinventandosi per amplificare alcune caratteristiche già insite: Rossana Longo diventa Neera e pubblica il primo EP di questo progetto, intitolato Sospesi (LeDune Recording).
Elettronica e cantautorato entrano in collisione: c’è una forte propensione all’estetismo che trasuda sia sul versante musicale che nel songwriting in lingua italiana; cinque brani sono un assaggio fugace ma le potenzialità ed il carattere artistico trasudano fin dai primi secondi d’ascolto. Sembra che i Depeche Mode più dark incontrino beat tribali, campionature quasi hip-hop contornate da una voce femminile abile ad interpretare e sostenere al meglio i testi, il cui pregio è comunicare lasciando un perenne senso di inesplorato, la voglia di saperne di più ed approfondire la conoscenza delle storie raccontate. Crediamo possa funzionare poi il parallelismo con un altro duo elettronico italiano che negli ultimi mesi sta riscuotendo larghi consensi: Yombe e Neera sono infatti due facce della stessa moneta, che approcciano con diverso metodo l’introspezione artistica.
Segnalare un brano migliore o uno meno convincente potrebbe risultare poco funzionale, specie quando si ha a che fare con un prodotto discografico così coerente: Sospesi sviluppa le idee fin qui maturate con organicità, eterogenee diramazioni dei concept principali.
Bene così, ne vogliamo sentire di più: progetti del genere rappresentano una ventata europea in un paese che musicalmente alza sempre più le barriere.
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Il video minimal di Je te veux, toi: https://www.youtube.com/watch?v=J0_5P8yodp4
GIANDOMENICO PICCOLO