Un altro centro per la V4V Records, che da un po’ di tempo a questa parte sembra non sbagliare neanche un colpo. Lode quindi all’impegno nel far uscire tante cose belle e schiette provenienti da un underground (sì, sono vecchio, mi sento ancora legittimato a usare certi termini) lontano dagli strepiti telematici che affliggono sempre di più il panorama musicale nostrano. Come questo Hai Perso, terza (mini)uscita per i Nient’Altro Che Macerie, trio proveniente dalla provincia di Milano, e che, fatemelo dire, ha discretamente fatto breccia nel cuore di questo, ripetiamolo, vecchio recensore.
Diciotto minuti di spassionato, autentico, schietto, tirato, emozionante da far paura, emocore di quelli sani, tutto incazzoso struggimento e intimismo spiattellato in faccia. Un lavoro all’ombra del Jade Tree (googlate che è meglio), ma che incorpora echi dei Massimo Volume, e non parlo solo del recitato che si ascolta qua e là, o dei The Van Pelt, o dei più recenti Crash Of Rhinos, specie per la capacità di creare pathos e negli intrecci strumentali di derivazione post-rock, e qualche pizzico di Verdena primo periodo. Eccessivamente derivativo? Forse. Ma che risultati!
L’urgenza espressiva dei sei brani fa da perfetto contraltare alle liriche spesso incentrate sulle “perdite” di ogni giorno, sulle nostre sconfitte quotidiane, quasi un invito a continuare la corsa, nonostante tutto, “con un sasso sulla pancia e un pensiero bello in testa”, come dicevano i Fine Before You Came (di cui qualche influsso si sente anche qui). Gli slanci obliqui delle chitarre di Verità, la struggente e al contempo energica Lentamente (chi si ricorda dei Texas Is The Reason?), la malinconia sparata e catchy di Abile, bruciano intensi e diretti. Consigliatissimo.
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Video di Abile: https://www.youtube.com/watch?v=mjHZTLBr_h4
FRANCESCO CAPUTO