Paolo Saporiti torna a raccontarsi dopo il successo ottenuto con i Todo Modo, che lo ha visto collaborare con Giorgio Prette e Xabier Iriondo, l’uno ex batterista l’altro chitarrista e polistrumentista degli Afterhours. Nel suo nuovo lavoro, Acini, Saporiti riprova ad attraversare le tormentate acque del folk italiano dando vita ad un ideale seguito di Bisognava dirlo a tuo padre che fare un figlio con uno schizofrenico avremmo creato tutta questa sofferenza, uscito nel 2014.
In Acini il sound, a metà strada tra il folk rock e le delicate vene del blues, avvicina il cantautore milanese a mostri sacri come Ben Harper e Jeff Buckley, confermandone la caratura d’artista dal respiro internazionale.
Le tracce che compongono l’album sono inanellate con sapienza ed attenzione e sin dal primo ascolto si mostrano ricche di spunti narrativi e poetici di grande spessore, che testimoniano quanta cura sia stata dedicata ad ogni tassello della produzione artistica.
L’album si apre con le sonorità delicate ed “ovattate” di A due passi dal cielo, dove l’interpretazione vocale conferisce al brano un’atmosfera piacevolmente soffusa.
Proseguendo nell’ascolto si fanno apprezzare le sonorità folk di America e Che cosa rimane di noi, e i delicati accenni blues di Anima semplice e Arrivederci Roma, da cui è stato tratto un caleidoscopico video con immagini che conducono verso un tempo lontano e melanconico.
Ricordi pop accompagnano il brano Amica mia, il cui corpus cantabile non svilisce in nessun modo la gravità e lo spessore dei versi, il tutto arricchito da un video, diretto da Annapaola Martin, dove nebbiose atmosfere metropolitane completano l’esperienza dell’ascolto.
L’ultima traccia, La mia Luna, è una chiusa perfetta, manifesto di una tranquillità interiore prima tanto agognata e poi finalmente raggiunta.
In conclusione il lavoro di Paolo Saporiti non è semplice ma studiato, creato, scritto e raccontato al pubblico per una ragione precisa, poiché porta con sé un messaggio che ci trasporta in un mondo ricco di contenuto, completamente avulso dalla superficialità del tempo presente. Non è un semplice album autobiografico ma un viaggio interiore e meditativo entro noi stessi, dentro le nostre fragilità, le nostre paure, verso la serenità di una vita piena.
Questo il sito ufficiale dell’artista: http://www.paolosaporiti.com/
Qui il videoclip di Amica mia: https://www.youtube.com/watch?v=h5g-zlN5wJM
GRETA COCCONCELLI