Nella poesia provenzale, il senhal indicava il nome fittizio con cui veniva designata la dama destinataria della lirica. Utilizzare questo termine come nome di una band è sicuramente una scelta particolarmente insolita e interessante, che restituisce un’idea di classico e romantico insieme.
Dopo l’ascolto dell’album Parapendio, primo full lenght dei Senhal, questa impressione si rileva del tutto giusta. Il gruppo pugliese, composto da Donatello Deramo (voce, chitarra), Francesco Petitti (basso) e Davide Morelli (batteria), da moderno cantori, si rifanno alla tradizione del cantautorato italiano. Sono forti i richiami a Dalla, come nel brano Bianco, o a De Gregori, ma il tutto viene ridefinito in senso più moderno con accenni alla new wave o al brit pop.
I Senhal confezionano quindi un ottimo disco indie, nel quale, proprio come suggerisce il nome, si plana a vista su di un pop ben costruito e ben eseguito.
I nove brani scivolano via tranquillamente senza alcun guizzo, benché vi siano alcune eccezioni, come in Grande schermo o Panoramica, dove l’elettronica si fa più presente, o Mentre stai con me o Fiore, con i quali si fa un salto in Inghilterra negli anni ’80.
Il trio pugliese è giovanissimo, e questo disco è sicuramente un lavoro ben fatto che denota una notevole conoscenza musicale, anche se forse quello che manca è la firma del gruppo, qualcosa che renda immediatamente riconoscibile il loro sound. C’è comunque tempo per imparare, crescere e migliorare e i Senhal hanno le caratteristiche giuste per compiere questi passi al meglio delle loro possibilità.
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Video ufficiale di Parapendio: https://www.youtube.com/watch?v=nx25_SRIc1E&feature=youtu.be
ALBACHIARA RE