Mai come in questo momento storico, con l’avvicendarsi di post e notizie sui social che rendono popolare e quotidiano l’argomento, e con l’esporsi sempre più pregnante di rappresentanti politici e non solo, è fondamentale soffermarsi a riflettere sul tema dell’immigrazione e in particolare sul tema dell’accoglienza.
Nel caso di #Similitudo, la voce intensa e profonda di Maria Filograsso, presente materialmente nel film in qualità di soave intervistatrice, ci conduce per mano in una serie di vite e di storie che vengono raccontate con grande semplicità, ma anche con un’elegenza che non sfocia mai nel becero pietismo né in alcun assolutismo.
Non manca, ovviamente, l’altro lato della medaglia, con interviste fatte a passanti e gente del posto e con risposte, anche in questo caso, molto lontane dal becero populismo che siamo abituati a leggere sugli schermi dei nostri pc o smartphone, segno che l’umanità bisogna ritrovarla nel rapporto fisico e reale con le persone e non tra i cosiddetti “leoni da tastiera”.
Con equilibrio e compostezza, quindi, #Similitudo, senza mai mettersi dalla parte di nessuno, osserva semplicemente una realtà di fatto, ovvero che anziché focalizzarsi sulle differenze e sulle diffidenze, sarebbe più proficuo e anche interessante soffermarsi su quelle che possono essere le affinità tra popoli diversi, perché queste ultime possono arricchire, non solo materialmente, ma soprattutto da un punto di vista culturale, spirituale ed umano.
#Similitudo sarà presentato domani a Barletta. Qui l’evento su facebook: https://www.facebook.com/events/412231025940210/
ALESSANDRA CAVISI