Hai Più Di Un’Ombra segna l’ingresso ufficiale sulle scene degli Stalker, band meneghina con al suo interno due ex membri del gruppo hardcore dei Corrosione e il primo batterista dei Fratelli Calufuria. Curriculum di tutto rispetto e che ovviamente lascia la sua impronta su questo progetto, che i nostri riallacciano allo stoner, ma di cui forse riprende esclusivamente le mutazioni meno deserticamente lisergiche e più “alternative”, à la Queens Of The Stone Age, per intenderci al volo.
D’altra parte, l’intenzione di dar vita a una proposta accessibile a un vasto pubblico è esplicitamente rivendicata dal gruppo, pur cercando di rispettare tutti i crismi di una formazione più rumorosamente, nell’accezione più ampia possibile, declinata. Quel che ne esce è un bel disco compatto e aggressivo con una verve melodica “accessibile” sì, ma ancora, per fortuna, lontana da scimmiottamenti mainstream, che riprende il grunge più impetuoso e conficcante con i Nirvana che aleggiano spesso discreti tra le undici tracce proposte (la title track, la più fosca, e trascinante, Latente), vispe offensive punk’n’roll (Seduzione Incontrollata o Porno, che dal suo ha anche un discreto hook), o una gestione della materia hardcore simile a quanto proposto, ad esempio, dagli Hot Water Music negli ultimi dischi, con ritmi più rallentati e costruzioni più corpose (e non a caso a questo punto il paragone con i Rival Schools s’impone, seppur l’indole sia ben più aggressiva nei nostri).
Tutta questa disamina per dire che, sì, spinge. Spinge e diverte, il sound è pieno e col piglio giusto, i testi quasi sempre all’altezza, le dinamiche sono interessanti e l’afflato melodico convince e non suona posticcio. Il disco perde un po’ di energia nel finale, gli interventi elettronici sono trascurabili, e magari Quasi Come Se suona un po’ troppo inutilmente melodrammatica, ma tutto sommato abbiamo di fronte una prima prova di tutto rispetto.
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Video Latente: https://www.youtube.com/watch?v=fewG5P01da0
FRANCESCO CAPUTO