Il canosino Stefano Saccinto, vecchia conoscenza di iThink (nel 2010 abbiamo infatti recensito il suo romanzo, Un’estate qui, che trovate a questo link: https://www.ithinkmagazine.it/recensione-stefano-saccinto-un-estate-qui/) ha cambiamo radicalmente genere rispetto al suo esordio e ha dato vita a questo nuovo lavoro, intitolato Zenith, un romanzo collocabile tra il genere dark novel, discendente diretto dei romanzi gotici, che tanto appassionarono nel lontano ‘800, e il romanzo di stampo filosofico, che addirittura ha le sue radici nel tardo Illuminismo. Questo perché tematiche e ambientazioni possono afferire a più generi a seconda del substrato culturale e letterario di chi legge apprezzando la narrazione di Saccinto.
Protagonista è un sedicenne, Sico, deluso e disilluso dopo una storia d’amore negata, mancata. La lunga notte che si trova ad affrontare in un’estate improvvisamente gelida lo metterà di fronte alle sue paure, che finiscono per essere le paure di ognuno, perché la salvezza di anime colpite nelle ore antecedenti è strettamente collegata alla sua.
Viaggio tra la vita e quel confine sottile che porta nella eterna notte dell’Oltre ma anche, a suo modo, romanzo di formazione e road novel, perché gli incontri, le azioni della lunga notte inevitabilmente porteranno l’adolescente Sico a scuotersi da quella apatia tipica della sua età e a crescere.
Il passaggio tra vita e Oltre è quindi anche metafora del passaggio tra adolescenza e età adulta.
Più strati di lettura, più generi coinvolti per una unica fantastica avventura di una lunga importante notte.
Originale ed appassionante per cultori del genere dark e per chi ama leggere tout court.
Qui la scheda del libro: http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/zenith.html
FRANCESCA BARILE