Una vita raccontata con le note di un vibrato straordinario. È la vita di Vincenza Lorusso che la protagonista stessa ci racconta nel suo libro autobiografico Le radici nell’acqua (edito da Europa Edizioni). Un’opera avvincente e drammatica, da leggere tutto d’un fiato seguendo la scia travolgente del vero vissuto dell’autrice, infettivologa originaria di Gravina di Puglia ma di natura cosmopolita benché attualmente romana d’adozione. Vincenza sin dagli anni dell’università ha deciso di lavorare per le associazioni umanitarie, avventurandosi perciò sin da giovanissima, quando ancora non c’era internet ed era facile perdersi in un aeroporto, a portare la propria opera volontaria dove vi era più bisogno, dal Kenya all’Uganda, dalla Tanzania al Brasile. È stato in Guatemala, però, che la sua vita, a soli ventisette anni, ha subito una svolta drastica e drammatica, quando è rimasta vittima di un attentato che la segnerà per sempre.
“«Cristo, che succede?» aveva domandato Paolo nell’istante in cui mi ero accasciata sul cruscotto. «Un balazo, doctor» aveva risposto Julio, l’autista”.
Un balazo, ovvero uno sparo, destinato a cambiare per sempre la vita di Vincenza e per questo narrato già all’inizio del libro, nelle primissime pagine, per far capire che tutto quello che c’è stato prima, nella sua vita, condurrà inevitabilmente a quel terribile istante e tutto quello che avverrà dopo sarà sempre ad esso ineluttabilmente legato. Da quello che racconta nel libro, al momento dello sparo Vincenza ha percepito la fine ormai imminente e per questo ha cominciato a ripercorrere le tappe della sua ancora troppo breve vita: era felice di aver realizzato il suo sogno di lavorare come medico volontario e di aver vissuto l’emozione e la bellezza del prendersi cura degli altri, ma pulsava fortissima dentro di lei la convinzione che fosse ingiusto, spietato e crudele dover morire a soli ventisette anni. In quegli istanti così veloci e confusi ha però cominciato a fissare una nuvola in cielo e si è rivolta a Dio: “Se mi lasci vivere continuerò a lavorare come medico per i poveri e per le persone più bisognose e dedicherò tutta la mia vita a loro”, gli ha chiesto. Incredibilmente, per un intervento divino o forse solo della fortuna o del fato, l’autrice è ancora qui a raccontarci quell’episodio e i molti altri della sua vita straordinaria che si è svolta a partire dal momento in cui, finalmente guarita, ha potuto lasciare l’ospedale e riprendere caparbiamente la sua carriera dedicata ai più bisognosi.
Le radici nell’acqua è dunque un libro appassionante da cui chiunque può trarre ispirazione o imparare qualcosa osservando l’umiltà di un medico che decide di offrire cure, sostegno e amore agli ultimi della terra e continuare questa dura battaglia fino ai giorni nostri, impegnandosi sempre in prima fila anche in questo periodo pandemico. Ma la lettura non è incentrata solo sulla brillante e avventurosa carriera della dottoressa Lorusso, bensì si sofferma anche su Vincenza figlia, sorella, donna, amante e soprattutto madre. Splendide e intense sono infatti le pagine in cui compare Emily, sua figlia, anche lei arrivata al mondo in maniera tutt’altro che consueta. In quelle pagine traspare forte e chiara la potenza dell’amore di una madre per sua figlia, i sacrifici e le gioie di una vita vissuta in simbiosi, come cittadine del mondo, spesso sostenute soltanto dall’amore reciproco.
Tante le difficoltà affrontate dall’autrice ma sempre superate a testa altra grazie a una tenacia ardente che le ha permesso di non arrendersi mai, nemmeno quando ha dovuto assistere impotente alle ingiuste morti di tanti innocenti che in altre zone del mondo si sarebbero forse potuti salvare, come i bambini visti letteralmente morire di fame in Africa.
L’insegnamento che si può trarre da Le radici nell’acqua è di non arrendersi di fronte alle difficoltà piccole o grandi che la vita ci presenta ma di continuare a lottare con determinazione per far sì che quella piccola goccia d’amore possa riempire gli oceani, per questo apprezziamo il grande coraggio di Vincenza Lorusso, che in questo libro ha messo a nudo il proprio cuore e ha saputo mostrarsi genuinamente dall’intimo del proprio essere, con tutte le proprie paure, debolezze ed errori, fino… all’affondo (questo il titolo dell’ultimo capitolo), per poi rinascere come araba fenice proprio a partire dalla sofferenza provata.
Una vita straordinaria, straordinariamente umana.
Qui la scheda del libro sul sito della casa editrice: https://www.europaedizioni.com/prodotti/le-radici-nellacqua-vincenza-lorusso/
ANGELA TOZZI