Max Gazzè torna in Puglia per due date al centro del lungo Maximillian Tour. Il 2016 è stato e continua ad essere sicuramente un anno molto impegnativo per l’artista, dato che ha appena terminato degli importanti concerti nei club italiani ed europei e si appresta a cominciare il tour mondiale.
Ieri sera Gazzè ha calcato il palco di Torre Regina Giovanna, località molto caratteristica del brindisino, che quest’anno ospita una serie di concerti di altissimo livello. Nonostante il rischio di pioggia, che ha ritardato l’inizio del concerto, il pubblico è accorso numerosissimo ed ha atteso con pazienza l’inizio dello show.
È La Favola di Adamo ed Eva ad aprire il concerto, un grande classico del repertorio di Max Gazzè, che scalda subito il pubblico e lo immerge immediatamente nella calda musicalità del cantautore romano. Il palco è molto grande e sullo sfondo sono presenti dei pannelli per le proiezioni a tema psichedelico, accompagnate da un gioco di luci di grande impatto. La scenografia è curata da Camilla Ferrari, che con cura certosina si è dedicata a tutti gli aspetti nel minimo dettaglio, riuscendo a creare una simbiosi perfetta con i brani.
La curiosa scelta di intervallare canzoni tratte dall’ultimo disco e singoli del passato è vincente ed il pubblico partecipa con grande passione al susseguirsi dei brani. Si prosegue quindi con I Tuoi Maledettissimi Impegni, Mille Volte Ancora e la immortale Il Solito Sesso.
Non c’è un grandissimo dialogo con il pubblico, dato che Max ha deciso di non perdere tempo e di puntare ad una scaletta davvero lunga ed impegnativa, con la prima parte del concerto che si chiude con il singolo del momento, Ti Sembra Normale, e lascia il posto ad una riunione della band al centro del palco, in seguito alla quale si dà inizio ad una serie di brani in acustico. Per questo tour è presente la band storica di Max Gazzè, composta da Giorgio Baldi alle chitarre, Clemente Ferrari alle tastiere, Cristiano Micalizzi alla batteria e Max De Domenico agli strumenti a fiato.
Quattro sono i pezzi arrangiati in modo acustico, con l’accompagnamento del trombone e della fisarmonica: Il Timido Ubriaco, L’Uomo Più Furbo, Mentre Dormi e Cara Valentina.
Qualche minuto di pausa e si ricomincia con il singolo scritto in sodalizio con Niccolò Fabi e Daniele Silvestri, L’Amore Non Esiste. Ma il momento più alto del concerto viene probabilmente raggiunto con Sotto Casa, singolo sanremese. Il brano si apre con la proiezione di alcuni video raffiguranti predicatori americani che lasciano spazio ad un curioso cardinale che sale sul palco in modo provocatorio e si piazza in alto al centro del palco. Il pubblico canta a squarciagola e non accenna a fermarsi neanche dopo la fine del brano.
Comincia il tour de force finale, che si apre con il singolo di esordio Il Bagliore Dato A Questo Sole, un brano dalle sonorità hard-rock psichedeliche del 1996, che dimostra quanto sia completo e versatile questo artista, che riesce a variare genere con grande facilità mantenendo sempre il suo inconfondibile sound.
Il concerto si chiude con l’immancabile Una Musica Può Fare, brano che ha consacrato Gazzè nell’olimpo dei grandi artisti italiani, in una long version che si conclude con un assolo di batteria talmente energico che fa saltare un piatto, tra l’ilarità degli altri componenti.
Il bilancio della serata è dunque molto positivo, grazie ad un grandissimo lavoro dei musicisti e della produzione, che supportano il cantautore romano nel momento più importante della sua carriera. Infatti Max è riuscito a raggiungere livelli musicali elevati ed ha unito l’intrattenimento che molti definirebbero commerciale a dei testi di spessore.
Essere in grado di suonare per ben due ore, senza un attimo di pausa, mantenendo un ritmo frenetico e tutto il possibile coinvolgimento del pubblico non è affatto semplice e denota la grandezza di questo artista.
Non resta dunque che consigliare, a chiunque si trovi nei paraggi, di non perdere le prossime tappe del tour, il più completo della carriera di Max Gazzè.
Testo: MARCO ROSSOMANNO
Foto: ILARIA ROSSOMANNO