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Thumbnail: uno sguardo sugli Agua Calientes

THUMBNAIL1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.

…“un fiorino!”.

Be’, ci chiamiamo Agua Calientes e, a dispetto del nome “spagnoleggiante” (deriva da un dialogo preso dal famoso spaghetti-western Per Qualche Dollaro In Più del grandissimo Sergio Leone: “Conosci Agua Caliente? Sembra quasi un cimitero…”) siamo abruzzesi e precisamente dal territorio che copre l’intera provincia di Pescara.

Siamo un combo di sette elementi ed ormai operiamo da quasi quindici anni (!!!). Siamo partiti inizialmente proponendo una versione personale dello ska e del beat (generi che comunque proponiamo ancora con grande piacere), per poi spostarci perso altri lidi come il pop, il reggae o anche il soul.

2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?

Haivoglia se aveva bisogno di noi! Uscendo dallo scherzo, c’è da dire che il motivo che ci ha spinto ad iniziare l’avventura è stato proprio questo: non volevamo suonare come qualcun altro; semplicemente non ci piacevano troppo le canzoni che sentivamo. In alcune non ci piaceva la musica, ma trovavamo ottima la base ritmica, in altre il contrario e così via… E allora:  “ragazzi, ma perché non ce le facciamo da soli come piacciono a noi?”.

Così è iniziato tutto.

3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?

Ah be’, i riferimenti sono molti, ma tutti ben definiti. Innanzitutto, lo ska di seconda generazione. Il “two-tone” inglese di metà anni ’80: Specials e Selecter in testa. Poi alcune riproposizioni della musica beat dello stesso periodo, molto ascoltata dai mods, tipo i Prisoners, i Makin’ Time o i Prime Movers

Bellissimo l’album This Year’s Model di Elvis Costello quando suonava il beat, ma anche i classici del soul come Tainted Love nella versione originale di Gloria Jones o Going To A Go-Go di Smokey Robinson con i suoi Miracles.

Da qualche tempo stiamo iniziando ad apprezzare anche alcune cose degli Oasis e, a causa delle “novità” apportate dal nostro produttore (Alberto Benati, fra le altre cose tastierista dei Ridillo), che ha iniziato ad inserire un po’ di suoni elettronici nella nostra musica, stiamo ascoltando anche qualcosa dei Subsonica.

Poi c’è qualcuno del gruppo che apprezza molto i Talking Heads, ma questa è un’altra storia…

4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta. AguaCalientes1

Mah… ad alcuni piace molto la commistione fra il soul e lo ska di Vertigini (https://soundcloud.com/flockhaus/agua-calientes-vertigini), mentre altri apprezzano la semplicità di Viaje Por Mar (https://soundcloud.com/flockhaus/agua-calientes-viaje-por-mar) o le atmosfere soul di Azul (https://soundcloud.com/flockhaus/agua-calientes-azul) e l’atmosfera soul-etno-afro-progressive di Dune D’Ombra (https://soundcloud.com/flockhaus/dune-dombra-dj-cc-ron-rmx).

Sicuramente una canzone che ci diverte molto suonare in pubblico è Un’Altra Voce (https://soundcloud.com/flockhaus/agua-calientes-feat-oskar), dove il pubblico si lascia trascinare dalla musica in una “baraonda” veramente esaltante (https://youtu.be/1sEbnN4pif0).

5.Il disco che vi ha cambiato la vita.

Direi sostanzialmente due: Ten Golden Guns dei Casino Royale (immenso disco ska!) ed un album crediamo sconosciuto ai più: The Positive Life dei Papasun Style, un gruppo (purtroppo ora sciolto), non giamaicano ma italiano, di Roma, che sapeva suonare un reggae moderno davvero ottimo. Il classico album in cui non c’è una sola canzone brutta!

Anche Rocksteady dei No Doubt ci ha influenzato molto, soprattutto per la ricerca della qualità del suono (chissà se riusciremo mai ad arrivare a quei livelli…).

6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.

Il migliore è stato senza dubbio l’apparizione al DemoFest di qualche anno fa: il festival organizzato da quei “pazzi” di Michael Pergolati e Renato Marengo di Demo, la popolare trasmissione di Rai Radio Uno (purtroppo ora soppressa per ordine dei “piani alti”).

Nella cornice di Lamezia Terme siamo stati trattati come rockstar ed abbiamo suonato davanti ad un pubblico numeroso che ha molto partecipato. Vedere circa diecimila mani che battono a tempo mentre suoni Dune D’Ombra (un pezzo che probabilmente neanche conoscono) ed essere poi sommersi da un boato di applausi è una cosa che difficilmente si può dimenticare.

Il peggiore è stato probabilmente uno dei nostri primi concerti tenutosi ad un C.S.O.A. del nord Italia. Dopo un lunghissimo viaggio, non c’era quasi nessuno, il suono non era esattamente quello di una sala da concerto e siamo stati pagati meno della metà di quanto pattuito (che già era bassissimo) a causa dei pochissimi biglietti venduti….

7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.

Oggi i locali dove si fa musica dal vivo – quella vera, non un semplice accompagnamento da piano bar o, peggio, da karaoke – sono sempre più rari e meritano tutti un grande plauso per l’immane sforzo che stanno facendo in questi tempi di crisi.

Poi ci sono i “pseudolocali”, quelli che vogliono organizzare la serata pagando cento euro tutto (!!!) ed hanno anche il coraggio di chiederti “quanta gente porti nel mio locale se ti faccio suonare?” (Comeee?!? Semmai sei tu che devi dire a me quanto grande è il pubblico che trovo se vengo a suonare nel tuo locale!), ma quelli è meglio lasciarli perdere…

AguaCalientes28.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.

In Abruzzo ci sono diverse band che, pur suonando generi musicali diversi dal nostro, riescono comunque a produrre risultati di ottima qualità. Fra queste, sicuramente merita una menzione particolare Borghese (www.facebook.com/borgheserock), autore di una forma interessantissima di rock molto personale.

Passando, invece, a gruppi più vicini a noi, interessanti sono i Chilafapuliska (https://www.facebook.com/chilafapuliska), band ovviamente di matrice prevalentemente ska, ma anch’essa dotata di uno stile molto personale.

Infine i Flower Time (https://www.facebook.com/theflowertime), un gruppo giovane che, partendo da una musica vicina alle atmosfere dei Pink Floyd, sta dimostrando di poter raggiungere lidi personali tutt’altro che scontati.

9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.

Il nostro canale principale di contatto è sicuramente la pagina facebook dedicata alla band (www.facebook.com/aguacalientes): basta mettere il “like” per essere introdotti in tutte le iniziative del gruppo e scambiare messaggi, pareri e opinioni con noi (vi aspettiamo!).

Chi, invece, vuole inviare una vera e propria email, può scrivere ad aguas@aguacalientes.it.

Se poi c’è qualcuno interessato a scoprire l’intera nostra musica, può tranquillamente andare alla nostra pagina soundcloud (http://soundcloud.com/flockhaus), dove può trovare l’intera nostra produzione, remix compresi (e cominciano ad essere tanti…), senza però dimenticare che chi vuole può tranquillamente acquistare le nostre canzoni su tutti i più importanti storse come iTunes, Spotify, Amazon, ed il nuovissimo Apple Music, sia nel classico formato fisico (CD) che digitale.

10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.

D: Perché fate tutto questo?

R: Perché sennò dove sta il divertimento?

DORIANA TOZZI

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