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Thumbnail: uno sguardo sui Blindur (Speciale Premio Buscaglione)

THUMBNAIL1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.

Un fiorino!” Noi siamo un duo composto da Massimo De Vita e Michelangelo Bencivenga, ci chiamiamo Blindur, veniamo dalla provincia di Napoli e suoniamo una robaccia tra il folk, il post rock e altre cose non ancora ben definite.

2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?

Dire di sì sarebbe da presuntuosoni, dire di no sarebbe da modesti del cazzo quindi… preferiamo dire che se siamo stati contattati per suonare in un anno e mezzo in Italia, Irlanda, Francia, Belgio, Islanda per più di 100 concerti, se abbiamo vinto già quattro tra i più prestigiosi premi dedicati alla musica emergente, se le cose sembra ci stiano girando non proprio malaccio, forse qualcosina di carino lo abbiamo da dire e da suonare e qualcuno sembra anche disposto ad ascoltare… Magari non siamo indispensabili, ma forse non siamo nemmeno proprio inutili.

3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?

Blindur è una meta sempre piuttosto lontana da raggiungere, non potrete scegliere il percorso più breve, ma per vostra fortuna sono tutte strade senza pedaggio! Potete partire da Dublino con i Pogues, da Reykjavík con i Sigur Rós, i múm e gli Of Monsters And Man e dall’Italia con una sfilza di cantautori tra quelli olimpici: Fossati, Dalla, De André, Bertoli etc… oppure potreste impostare come indicazione i Tre Allegri Ragazzi Morti e i Modena City Ramblers. Se poi volete spingervi oltre oceano, tra USA e Canada, Ramones, Pixies, Great Lake Swimmers, Local Natives, Dylan, Lumineers. Queste almeno sono una prima parte, per lo stradario completo contattateci in privato.

4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta. BLINDUR1

Sicuramente due brani importanti sono Foto di classe, perché è il brano con cui siamo partiti e che ci ha permesso di fare già un bel pezzetto di strada, sia in termini di date live che di consensi ottenuti (potete ascoltarlo qui: www.youtube.com/watch?v=28HSs9PcU_g) e Canzone per Alex, che è quella che più ci emoziona quando la suoniamo, più parla di noi e che ci sta concedendo sorprese su sorprese: www.youtube.com/watch?v=4C1PYt7Efh8.

5.Il disco che vi ha cambiato la vita.

È impossibile trovarne uno solo! Takk… dei Sigur Rós, Go di Jonsi, Raccolti dei MCR, Acustico Volume 2 di Fossati, Magical Mystery Tour dei Beatles, l’omonimo dei Ramones

6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.

Ad essere onesti siamo stati fortunati da questo punto di vista, perché i live davvero belli sono stati tantissimi: l’apertura del live dei TARM per esempio è stata fantastica, così come quella di Barzin a Salerno, il nostro primo live milanese, anche se l’ultimo è stato altrettanto figo…

Ovviamente ci sono stati anche concerti in condizioni pietose, sia dal punto di vista tecnico che organizzativo, ma di solito si sono sempre poi risolti nel migliore dei modi, abbiamo un rafforzatissimo spirito di adattamento e voglia di suonare da vendere, difficile che qualcosa ci fermi. L’unico live davvero drammatico che ricordiamo è stato un bel po’ di mesi fa, in un posto tra le altre cose molto carino, in cui tra noi sul palco e le persone venute ad ascoltare il live c’era una tavolata in assetto compleanno con tanto di giochi da tavola che urlavano a sproposito parlando di cazzi loro durante i brani e che hanno reso a noi impossibile suonare e a chi voleva ascoltare hanno praticamente impedito l’ascolto! Così a tre quarti di scaletta abbiamo mollato e abbiamo rimandato a tempi migliori! In linea di massima però, difficoltà o no, noi cerchiamo sempre di divertirci e di far divertire e nove volte su dieci centriamo il bersaglio!

7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.

Ci sono tanti posti davvero molto belli dove abbiamo suonato; belli per vari motivi: l’organizzazione, l’accoglienza, l’atmosfera, il tipo di pubblico… Quelli che sicuramente segnalerei sono il Club 33 giri di S. Maria Capua Vetere, il Ferro 3.0 di Scafati, l’Upcycle e il Gattò di Milano, quelli almeno nei quali abbiamo un ricordo davvero fantastico.

A Napoli c’era il C.p.a. che purtroppo ha chiuso, uno dei posti migliori dove suonare e ascoltare live nella nostra città. A S. Maria a Vico (CE) resiste lo Smav, un posto davvero figo dove per fortuna fanno tappa moltissime band della scena indie e che è un po’ un unicum dalle nostre parti. Ce ne sono comunque tanti che non conosciamo o dove non abbiamo ancora suonato, quindi vi riscriviamo appena abbiamo news a riguardo.

BLINDUR2I posti peggiori invece… non te li dirò mai! Solitamente quel tipo di posti serve moltissimo per la crescita artistica e non solo, quindi non bisogna evitarli! Anche se vi assicuriamo che suonare al Bq de nott di Milano, non tanto per palco e impianto che sono fantastici, quanto per la proprietà, il trattamento ricevuto e la discutibile professionalità dei vertici, è stata in assoluto l’esperienza peggiore del mondo, veramente uno schifo.

8 . Le tre migliori band emergenti della vostra regione.

Sicuramente:

Bruno Bavota – strumentale

Katres – cantautorato

e poi ci sono Joseph Foll e la Piccolaorkestraperprestazionioccasionali(cantautorato), Lelio Morra (cantautorato), Le Strisce (rock), I Treni Non Portano Qui (elettronica / pop / rock), le Coma Berenices (strumentale).

9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.

www.facebook.com/blindur

www.youtube.com/blindurofficial

www.twitter.com/blindurofficial.

10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.

D: Ma in Italia c’è gente che pagherà 20 euro per vedere Pupo live nel suo ultimo tour?

R: La risposta è: Dio se ci sei, salvaci!

DORIANA TOZZI

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