1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Ciao siamo i Cosmetic e veniamo da Rimini, proponiamo una canzone pop in italiano tutta piena di arrangiamenti fatti con le chitarre del rock casinaro indipendente anni ’90 americano e anche in parte inglese, abbiamo quattro dischi alle spalle, non ce ne frega di niente se non di farci nuovi amici e fare bei dischi in cartoncino profumato di tipografia.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
Nessuno è indispensabile, nemmeno i Beatles, anzi pensa che figo se invece di loro fossero diventati mondiali i Doors! Quanto amore violento nel mondo!
Ognuno cerca il proprio posto nel mondo e anche noi non possiamo fare a meno di esprimerci. Stiamo durando a lungo, e questo fa sì che come molti si affievoliscano noi risultiamo più importanti. Ma non è così. It’s evolution baby!
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
A ovest c’è il rock indipendente americano di Sonic Youth, Polvo e Nirvana; a nord lo shoegaze inglese dei My Bloody Valentine, a est l’emo annacquato che ci è pervenuto solo in parte e a sud l’Italia.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
Il brano che preferiamo e che vorremmo farvi sentire è, guarda caso, il nostro ultimo singolo, Nelle Mani Giuste, che parla di quanto sia brutta la Brianza in confronto alla Romagna.
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Exploded Drawing dei Polvo e Goo dei Sonic Youth.
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Il nostro live più bello è quello che faremo venerdì al New Age di Roncade assieme ai Beforest, mentre quello più brutto e che si ricordano ahimè tutti è stato quello all’Itinerario Festival di Cesena nel 2008. Abbiamo rotto tutte le luci con le chitarre e quindi abbiamo suonato al buio!
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Il Sidro Club di Savignano sul Rubicone è bellissimo e sottovalutato, ma va anche bene perché più di centotrenta persone non ci entrano, quindi diciamo che come molte cose belle, non sono per tutti; mentre pensiamo che in tutti gli Hard Rock Cafè del mondo non ci sia rimasto granché di rock.
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Riviera (megariviera.bandcamp.com/), Uyuni (uyuniuni.bandcamp.com/), Beforest (beforest.bandcamp.com).
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: Cosa ne pensate della scena “indie” italiana?
R: Pensiamo che il termine “indie” è esattamente come i titoli di molti film che vengono tradotti da un ufficio di scimmie, le quali scelgono i significati a caso e scelgono anche i numeri e le parole che vengono messe sulle felpe che si vendono al mercato (tipo “Los Angeles 68” o anche “Super Rock 2030” o tipo “indie brunori dente”) ma che tutto sommato, se serve a far guadagnare qualcuno, va anche bene. Purtroppo non noi.
DORIANA TOZZI