1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Siamo i Design, tre ragazzi e una lady provenienti da Castelfidardo, un piccolo paesino delle Marche, in provincia d’Ancona, conosciuto come città natale della fisarmonica, anche se questo strumento è quanto di più distante dalla nostra musica, che è invece un mix di suoni elettronici e di impeti rock, una sorta di fusione tra new wave e industrial.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
Speriamo di sì. La nostra proposta musicale è un po’ come il tappeto di “Drugo” Lebowski, dà un tono all’ambiente.
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Andate dritti per 2 Km in via Depeche Mode, alla rotatoria prendete la seconda uscita in via TV On The Radio. Dopo cinquecento metri svoltate verso largo Nine Inch Nails e poi a destra seguite la statale Sonic Youth fino all’uscita Soft Moon. Dopo cento metri sulla sinistra siete arrivati a piazza Design.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
Scegliamo Daytime Sleepwalkers, perché contiene un po’ tutti gli elementi del nostro sound, perché ha un ritornello killer e perché è il brano che dà il titolo al nuovo album: http://www.vevo.com/watch/design/daytime-sleepwalkers/USQJB1500145
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Nine Inch Nails: The Fragile.
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Abbiamo da poco presentato live il nuovo album, e vista l’accoglienza calorosa oltre ogni nostra immaginazione, ci viene da dire quest’ultimo. Siamo stati lontani dal palco per più di un anno per registrare Daytime Sleepwalkers, quindi l’emozione provata a fine concerto è stata una vera e propria botta.
Per quanto riguarda il peggio non abbiamo dubbi. Poco prima di pubblicare il nostro primo lp Technicolor Noise, partecipammo ad un concorso per band emergenti, con quota da pagare per l’iscrizione, in un locale di Roma. Ci dissero che avremmo trovato sul palco gli ampli per i nostri strumenti, ma quello che trovammo fu un piccolo combo della Marshall con cono sfondato. Oltretutto il fonico era un ragazzino alle primissime armi che si trovava a fare line check a sei band diversissime tra loro nella stessa serata. Il risultato lo potete immaginare.
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Per quello che ci riguarda, qualsiasi locale conceda un palco e la possibilità di esibirsi a band indipendenti come la nostra (e non solo alle band “a Km 0”) è il miglior locale del mondo, e noi da parte nostra promettiamo di dare il massimo per non far sottovalutare l’opinione che ne ha la gente che lo frequenta.
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Nrec, progetto elettronico di Enrico Tiberi, dalle mille sfaccettature (a cui ha partecipato alle voci il nostro Daniele, nell’ep Spaghettitronica e nell’album d’imminente uscita Signals): https://soundcloud.com/nrec/dig-deeper
Bankey Moon, alternative rock contaminato con la new wave e atmosfere dream, dove si alternano le voci di Serena Abrami e Enrico Vitali: https://soundcloud.com/bankeymoon/a-strange-situation
Atom Made Earth, post rock strumentale con influenze, come già si può intuire dal nome, pinkfloydiane, soprattutto del periodo Meddle. Abbiamo avuto l’onore di ascoltare in anteprima il loro disco di prossima uscita, ed è una bomba: https://soundcloud.com/atomadearth/thin
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
www.facebook.com/designofficial
www.twitter.com/design_official
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: Ragazzi qua mi chiedono di farci una domanda. Che scrivo?
R: Quello che ti pare basta che muovi il culo che dobbiamo fare le prove.
DORIANA TOZZI