1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Die Abete, Terni – Umbria, post-hardcore.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
Se parliamo di panorama facendo riferimento al nostro ambito d’interesse, vogliamo dire sì. Come accade per ogni progetto coinvolto che conosciamo, non tanto per quello che possiamo rappresentare, quanto più per la testimonianza che cerchiamo di dare.
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Che domanda curiosa, dunque, spariamo qualche nome… The Chariot, Laghetto, Heavy Heavy Low Low, The Locust, Norma Jean, Jesus Lizard, Every Time I Die, Converge, Blood Brothers, No Means No, Negazione, Melvins, Black Flag, Minor Threat, Botch, Oxbow… fermiamoci qui, può bastare.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
Per Un Pugno Di Pugni richiama molti elementi che puoi trovare nella trama del disco. Il testo è una considerazione amara e spiazzante sulla possibilità di fare delle scelte come singoli individui, ne abbiamo fatto il nostro primo video tratto da un live: http://vimeo.com/95317908.
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Impossibile trovarne uno solo, siamo affezionati a troppi dischi. Pensando però a qualcosa che metta d’accordo tutti, sicuramente The Shape Of Punk To Come dei Refused.
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Uno dei più belli è stato senza dubbio quello organizzato da Michele di Fallo Dischi al George Best di Napoli. Ci fu annullato un concerto all’ultimo e senza conoscerci personalmente la data fu rimpiazzata da lui in pochissimo tempo, facendoci ritrovare in una situazione con una carica pazzesca. Per la precisione fu anche il primo live con Riccardo alla batteria e fu fatto il giorno prima della partenza per la Svezia di Eugenio, insomma una data davvero particolare.
Quello “peggiore” se così si può definire, uno dei tanti house concert a casa del nostro Lukas, ex batterista e autore delle nostre grafiche; durante l’ultimo abbiamo fatto fuori parte della nostra strumentazione in pochi minuti. L’organizzazione lasciata al caso, troppa gente ammassata e pronta a sfogarsi in pochi metri quadrati. Ricordo solo alla fine, una ragazza con un enorme bernoccolo in testa e un livido sopra, una chitarra spezzata e un’asta della batteria piegata. Comunque da ripetere al più presto!
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Locale sottovalutato, il Nexus a Terni, infatti ha chiuso nel 2006. Era un locale sotterraneo, sciatto e buio, aperto nella metà degli anni anni ’80 da un pazzo fulminato e rimasto tale fino a quel giorno, stesse luci, stesso arredamento, stessa musica, stessi alcolici (infatti puzzavano), frequentato da nostalgici ex tossici ancora con i calzini della Best Company, darkettoni malinconici e ragazzini disadattati (noi), ma di un fascino e di un’energia fuori dal normale.
Quello troppo valutato non si dice, magari poi non ci fanno suonare…
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Majakovich, Tiger! Shit! Tiger! Tiger! e i nostri amici Don Boskov. Ci piacciono molto anche i Guerrra, i Cayman The Animal e i The Rust & The Fury, andateveli ad ascoltare.
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
dieabete@gmail.com – http://dieabete.bandcamp.com/releases – https://www.facebook.com/DieAbete.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: Mare o montagna?
R: Paludi!
DORIANA TOZZI